Indagine Automobile.it sulle ricerche delle famiglie italiane

Strategie di web marketing per concessionari

La ricerca di automobili passa sempre più attraverso Internet, rendendo indispensabile investire nel web marketing per i concessionari. Ora a rafforzare questa realtà è anche un’indagine realizzata dall’istituto di ricerca Gfk Eurisko per conto di Automobile.it. Obiettivo: scoprire com’è cambiato l’approccio all’auto delle famiglie italiane, analizzando un campione di 250 possessori di auto con figli fino a 17 anni.

I risultati più interessanti riguardano proprio la crescita della ricerca su siti internet e portali come Automobile.it, AutoScout24 e Subito.it. Ben il 20% delle persone intervistate, infatti, ha dichiarato che in vista del prossimo acquisto consulterà maggiormente il canale digitale, mentre si riduce drasticamente l’intenzione a ricorrere a quotidiani, riviste tradizionali e tv. Pur restando un punto fermo il rapporto diretto con gli operatori del settore, dunque, l’era digitale impone di investire con decisione nel web marketing per i concessionari che vogliano stare al passo con i tempi.

Internet è ritenuto il mezzo più rapido e semplice per informarsi dal 71% del campione, meno costoso per il 66% e comodo perché utilizzabile sia di giorno che di notte per il 73%. Senza contare che il 62% degli intervistati apprezza la possibilità di personalizzare la ricerca in base alle proprie esigenze, che solo il web può offrire.

Nel complesso la valutazione attenta e consapevole dell’acquisto, dettata dalla contingenza economica, resta ben salda. Il budget destinato all’acquisto, infatti, è sceso in tutta Italia ad eccezione del Nord Ovest, dove si annida un isolato 10% di persone intenzionate ad acquistare un’auto più costosa. Se guardiamo poi alle differenze geografiche e di sesso emergono altri dati interessanti: cresce il numero di uomini che chiede consiglio alla partner, e anche ai figli, prima di scegliere l’auto (55%). Al contrario, l’indagine effettuata sulle donne mette in evidenza che il 22% preferisce scegliere in autonomia. Anche sul capitolo tempi, uomini e donne la vedono diversamente: per il 52% dei primi i tempi di decisione si allungheranno rispetto a prima, per il 19% del sesso femminile saranno decisamente più brevi.

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