Il 2014 si è chiuso totalizzando 1.359.616 immatricolazioni. Secondo i dati di mercato auto resi noti nei giorni scorsi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a dicembre sono state registrate 91.518 unità, il 2,3% in più rispetto allo stesso mese del 2013. Nell’intero 2014, invece, le immatricolazioni sono ammontate complessivamente a 1.359.616, in crescita del 4,2% sui dodici mesi del 2013.
Così Roberto Vavassori, presidente di Anfia, sugli ultimi dati di mercato auto: “Grazie al sostegno positivo di dicembre, settimo rialzo mensile consecutivo, il mercato auto italiano chiude il 2014 positivamente secondo le previsioni e verrà ricordato come il primo anno di ripresa dopo 6 annualità consecutive in flessione”. Sebbene questa chiusura d’anno possa essere letta come un segnale di incoraggiamento, Vavassori fa notare che “non si possono ignorare gli elementi di debolezza che ancora caratterizzano il nostro mercato” tra i quali la precarietà del canale dei privati e i volumi annuali ben distanti dai livelli fisiologici per un mercato come l’Italia.
Sulla stessa lunghezza d’onda Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto: “Rispetto al 2013 abbiamo registrato un +4,2%, ma rispetto al 2012, che tutti considerano un anno orribile, abbiamo perso ancora un -2,9%. E’ un dato che inquieta e siamo convinti che se il Governo non darà attenzione al nostro settore, alle nostre proposte, come ad esempio l’Iva agevolata per i privati, il 2015 bisserà il 2014 attestandosi attorno a 1.400.000”.
Una valutazione che trova d’accordo anche Massimo Nordio, presidente di Unrae, il quale sottolinea come lo stagnante +2,3% segnato dal canale dei privati determini un record storico negativo in termini di quota di mercato: 62,5%, la più bassa di sempre. Urge dunque, conclude Nordio, “un piano solido di rinnovamento del parco attraverso il sostegno alle famiglie, come la proposta di detraibilità di parte dei costi di acquisto di un’auto nuova, con benefici effetti” per tutti.