La sicurezza alla guida è al primo posto per l’industria auto e la mobilità americana. Tanto che la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), ovvero l’ente che si occupa della sicurezza stradale negli Stati Uniti, sta per cominciare la sperimentazione di un dispositivo che dichiarerà guerra agli ubriachi al volante. Il suo nome è DADSS ed è l’acronimo di Driver Alcohol Detection System for Safety. Un sistema messo a punto in collaborazione con ben 17 industrie automobilistiche e con alcuni produttori di bevande alcoliche.
Questo nuovo dispositivo tecnologico può addirittura impedire la messa in moto e il movimento del veicolo in caso di guidatore ubriaco. Il blocco avverrà senza alcun intervento esterno né possibilità di manomissione. In che modo? Il sistema monitora automaticamente il tasso alcolemico della persona alla guida attraverso un sensore ad infrarossi che “penetra” la pelle del conducente e rileva la concentrazione nel sangue. Questo dato viene poi incrociato con altre rilevazioni, come quelle relative all’aria all’interno dell’abitacolo, che consente di individuare l’eventuale presenza di altre persone non sobrie. A questo punto, la taratura messa a punto fa scattare l’allarme e il blocco dell’auto nel momento in cui il tasso alcolemico supera lo 0,08%, ossia il valore limite negli Stati Uniti.
Attraverso il progetto DADSS, l’industria auto e la mobilità statunitense intendono dare una risposta incisiva al problema degli incidenti stradali. Una vera e propria piaga che, secondo l’NHTSA, determina ogni anno 10mila morti legati all’alcol e un costo sociale di circa 199 miliardi di dollari. Non va meglio in Europa dove, in base a una stima della Commissione europea, sono almeno 7mila le persone che ogni anno perdono la vita in incidenti causati da conducenti ubriachi. In Italia, denuncia l’Istituto Superiore di Sanità, il 30-35% degli incidenti stradali è causato dalla presenza di alcol nel sangue.