“Tutto quello che le vendite promettono, il Service deve mantenere”. L’obiettivo dei servizi post vendita dei concessionari è racchiuso in questa frase secondo Fabio Flori, corporate sales director della filiale italiana di Volvo. Nella videointervista rilasciata a DealerLink, si sofferma su una serie di attività messe in campo per qualificare la propria rete nell’assistenza fornita ai clienti, con un particolare focus su quelli che utilizzano l’automobile per lavoro.
VIDEO: INTERVISTA A FABIO FLORI, CORPORATE SALES DIRECTOR DI VOLVO ITALIA
“L’incremento delle vendite flotte e soprattutto del noleggio a lungo termine – sottolinea Flori – ci ha portato a rivedere le nostre strategie anche nel canale del post vendita, a partire dal prodotto” divenuto sempre più tecnologico e complesso. Ecco perché la Casa svedese ritiene fondamentale che tutti i possessori di Volvo, consigliati dalle società di noleggio, si affidino ai servizi post vendita dei concessionari ufficiali. Anche perché, per i clienti flotte (e non solo), Volvo ha messo a disposizione un servizio particolare: la possibilità di accedere a un intervento di tagliando eseguito in un’ora. “Dopo aver preso appuntamento – spiega il manager – il cliente può consegnare la vettura, aspettarla e magari nel frattempo lavorare in un’area dotata di wi-fi e servizio bar, per poi ritirarla dopo un’ora perfettamente tagliandata e pronta per l’utilizzo”. Questo servizio, particolarmente utile per le flotte, è disponibile anche per partite iva e privati e punta alla piena soddisfazione dei clienti.
A tal fine è importante il discorso della formazione. Volvo ha già lanciato un programma di qualificazione, che sarà operativo al 100% entro il 2017 e ha già registrato l’adesione di tutta la rete di concessionarie e officine autorizzate. “Oggi – racconta Flori – riusciamo a coprire con oltre 110 punti di assistenza tutto il territorio nazionale. Circa la metà della rete è già impegnata in corsi di formazione del personale e nella ristrutturazione delle aziende, perché chiaramente anche gli spazi devono essere organizzati in maniera diversa rispetto all’assistenza tradizionale”.
