Crash test EuroNCAP: pioggia di stelle grazie alla sicurezza attiva

Una pioggia di stelle ha accompagnato l’ultima valutazione dei crash test EuroNCAP, a conferma che la sicurezza è in cima alle priorità dell’industria auto e della mobilità. Fondato nel 1997, questo progetto è sostenuto da 7 Governi europei e dalle associazioni di consumatori e di automobilisti di tutti i Paesi dell’Unione Europea. Senza contare che, grazie anche alla partnership con Aci, rappresenta uno strumento sempre più importante per promuovere la sicurezza nella progettazione dei veicoli.

Nel corso degli ultimi crash test, dei 9 modelli testati ben 7 ottengono il massimo dei risultati mentre gli unici due che ricevono quattro stelle sono la Mazda CX-3 e la Mitsubishi L200, che tuttavia hanno nei vari sistemi di protezione passiva risultati lusinghieri. En plain di stelle, invece, per i modelli di gamma più alta: Audi A7, Ford S-Max, Ford Galaxy 4, Renault Kadjar, Toyota Avensis, Volvo XC90 e Volkswagen Touran ottengono il massimo risultato.

Le cinque stelle, non a caso, sono il frutto della maggiore dotazione di sicurezza attiva messa a disposizione dalle vetture di gamma alta. Dai crash test EuroNCAP emerge infatti che, mentre si verifica una sostanziale parità tra tutti i modelli nelle dotazioni di sicurezza passiva, lo scatto definitivo verso le 5 stelle è determinato proprio dalla dotazione elettronica di sicurezza attiva. L’industria auto e la mobilità non possono che beneficiare di risultati di assoluto rilievo come il 97% di punteggio nella protezione del guidatore incassato dalla Volvo XC90, che tra l’altro ottiene il 100% nel campo della protezione attiva, superando di quasi 20 punti il migliore risultato delle altre (Toyota Avensis 81%, le due auto che non raggiungono le 5 stelle totalizzano solo il 64%). Spiccano infine l’89% nella protezione del bambino della Volkswagen Touran e l’84% nella protezione del pedone della Mazda X3.