Resta positivo mese dopo mese il trend del mercato delle auto usate, che rappresentano una delle prime fonti di profitto dei concessionari. In questo senso, il modello di business che Bca propone ai dealer può aiutare non poco a massimizzare i risultati provenienti dalla vendita delle vetture di seconda mano. Ci racconta tutto Barbara Barbieri, che da maggio ricopre il ruolo di managing director nella filiale italiana dell’azienda.
VIDEO: INTERVISTA A BARBARA BARBIERI, MANAGING DIRECTOR DI BCA
“Il nostro core business sono le aste di veicoli usati – spiega la numero uno di Bca – ma offriamo anche una serie di servizi aggiuntivi per le concessionarie, che vanno dallo stoccaggio al trasporto e a tutta la logistica legata alla compravendita delle auto usate”. Nata nel dopoguerra, la società inglese oggi è leader europeo nel settore del remarketing, con oltre un milione di vetture di seconda mano vendute ogni anno. In Italia è presente da cinque anni, ma il suo trend di crescita – nel mercato delle auto usate – aumenta progressivamente.
Merito anche di prodotti creati ad hoc per le concessionarie, come Marketprice. Con questo strumento, spiega Barberi, “aiutiamo i dealer a gestire il B2B dei veicoli usati e seguiamo tutti i processi: dal momento in cui la concessionaria ha la necessità di definire il prezzo di acquisto di una permuta al cliente finale fino a quando l’auto usata arriva a Lodi presso la nostra sede e viene fotografata, periziata e poi venduta nelle aste fisiche oppure online”. Tutte queste fasi sono pensate come un vero e proprio servizio per i concessionari. Ma Bca guarda lontano e, oltre a una espansione del proprio business, sta lavorando per proporre agli operatori della distribuzione tanti altri strumenti.