L’ultimo trend del mercato delle auto usate viene dall’America, dove si possono acquistare come bibite al distributore automatico. Ernie Garcia, fondatore di Carvana.com, ha dato vita al primo processo di acquisto completamente digitale delle auto di seconda mano. Una brutta notizia, ovviamente, per i concessionari. Perché l’obiettivo di questo progetto è proprio quello di acquistare auto senza l’intermediazione dei dealer.
CARVANA.COM – La consegna è la parte del procedimento che più colpisce: la vettura, infatti, può essere recapitata a casa dell’acquirente oppure può essere ritirata in due “distributori automatici” attraverso una procedura automatizzata. Dopo quello nato ad Atlanta nel 2013, qualche giorno fa ne è sorto un secondo a Nashville. Il funzionamento delle due strutture è analoga, con due plus nel caso dell’ultimo nato: la possibilità di avere un video della consegna e il rimborso di 200 dollari se chi ritira la vettura non vive nel Tennesse e ha preso l’aereo per raggiungere la struttura.
LA VENDING MACHINE – Ma le differenze non sono finite qui. Ad Atlanta, per ritirare l’auto acquistata bisogna recarsi in una delle 3 sale adibite alla consegna usando il codice ricevuto in sede di acquisto. E se in questo caso, a portare nelle salette le vetture usate è una persona in carne ed ossa, a Nashville non può dirsi lo stesso. In questo punto di consegna, infatti, Carvana ha previsto una “vending machine”: ossia una torre di vetro di cinque piani contenente venti auto, in grado di trasportare automaticamente la vettura selezionata fino alla saletta di consegna. Proprio come accade con il distributore automatico di bevande. Tant’è vero che per far partire il processo si inserisce una monetina in un juke-box. Il trend del mercato delle auto usate va in questa direzione e l’ingegnoso creatore di Carvana annuncia l’espansione in altri Stati americani.