Ford Smart mobility, ovvero mobilità intelligente: è uno slogan programmatico il nome del piano lanciato dall’Ovale Blu per seguire la direzione intrapresa dal mercato. Che richiede ai Costruttori di automobili di non pensare solo al ferro e alla meccanica, dedicando più spazio e creatività ai servizi legati alla mobilità. Vero e proprio motore di un business che sta evolvendo sempre più rapidamente, travolgendo anche la rete di vendita.
PIU’ SERVIZI DI MOBILITA’
Di questi cambiamenti è consapevole il management globale di Ford. E infatti, dal palcoscenico del Detroit Auto Show (conclusosi ieri), il Ceo Mark Fields ha trasmesso chiaramente la sfida presente e futura del comparto. “Lo scorso anno – ha affermato – il tradizionale volume d’affari legato all’auto è stato di 2.300 miliardi di dollari, quello dei servizi di trasporto è arrivato a 5.400 miliardi di dollari”. Numeri che parlano da soli e dicono che, in questo contesto, non è più sufficiente restare meri produttori di auto ma bisogna lavorare sui servizi di mobilità a tutto tondo.
MOBILITA’ INTELLIGENTE
L’Ovale Blu, per riuscirci, ha messo in piedi un piano – denominato appunto Ford Smart Mobility – che racchiude ben 25 progetti globali di mobilità alternativa da sviluppare nei prossimi anni. Si spazia dal car sharing e il riposizionamento automatico delle vetture in funzione della domanda al car sharing tra privati, ride sharing (condivisione delle spese di un viaggio in auto sullo stesso itinerario) e integrazione tra auto e bici, minibus a domanda. Senza dimenticare le applicazioni per l’individuazione e il pagamento del parcheggio.
IL FUTURO E’ ELETTRICO
Anche la propulsione a zero emissioni rientra nel piano. Tant’è vero che per i prossimi 5 anni è previsto un investimento di 4,5 miliardi di dollari per l’elettrificazione della gamma. Stando alle dichiarazioni di Fields, entro il 2020 vedranno la luce 13 nuovi veicoli elettrici (ibridi, 100% elettrici e ibridi plug-in). Anche a guida autonoma.