In Europa l’età media del parco circolante è cresciuta più che in ogni altra area del mondo. Parola di Gipa Italia, società di ricerche specializzata nel post vendita auto, che ha messo a nudo una serie di interessanti differenze internazionali in tema di post vendita e concessionari.
PARCO AUTO ITALIANO
Negli ultimi 8 anni, l’età media delle vetture ha registrato numerose variazioni divergenti a seconda del Paese. Ma il dato interessante è che l’area con la maggior crescita dell’età media del parco circolante è proprio il Vecchio Continente. Le auto più vetuste sono quelle spagnole, passate dai 7,2 anni d’età del 2008 ai 10,2 del 2015 (+3 anni d’età in meno di 7 di tempo). Sulla stessa scia, seguono il Portogallo con 2,4 anni in più, e poi l’Italia e la Polonia, che con rispettivamente 1,6 e 1,5 anni di invecchiamento arrivano a una media di 9,1 e 12,6 anni. Dall’altra parte dell’Atlantico, il Messico ha incrementato di 1 anno l’età media del suo parco. Mentre, nella direzione opposta, troviamo il Sud America con l’Argentina e il Brasile, che hanno ringiovanito il parco rispettivamente di 2,8 e 1 anno rispetto al 2008. Paesi come Francia, Germania, Regno Unito, Russia e Cina hanno un’età media costante. Mentre la Cina, con una media di 3,6 anni è senza dubbio il Paese con il più giovane parco auto.
POST VENDITA CONCESSIONARI
Secondo la società guidata da Marc Aguettaz, anche il ricorso ai riparatori e al post vendita dei concessionari è molto variegato da Paese a Paese. In Cina, Brasile e Italia la maggior parte degli automobilisti si rivolgono alle cure e alla manutenzione realizzata in delega, ricorrendo quindi all’intervento di un professionista. Paesi come Russia, Polonia e Francia – da sempre più protesi verso il fai-da-te aftermarket – hanno registrato una contrazione di oltre 10 punti tra il 2010 e il 2015, mantenendo però i valori assoluti più elevati in questo contesto. Al contrario, Spagna e Gran Bretagna registrano un incremento del fai da te di 4 e 2 punti, restando però appena vicini al 10%.