Ormai non è una novità: il digitale sta prendendo sempre più piede. Il futuro dell’automotive passa da qui (magari anche con app che propongano informazioni e contenuti ad hoc). Prima di andare in concessionaria, infatti, il potenziale cliente cerca informazioni sul web con il proprio smartphone, come sottolinea una ricerca auto mobile. I dealer, ma anche i marchi stessi, devono avere la cognizione che oggi il 76% degli acquirenti, prima di sedersi davanti al venditore in concessionaria, ha già ben chiaro caratteristiche del modello, prezzi e optional disponibili. Il 24%, poi, ha già fatto un preventivo online. Lo smartphone resta il mezzo ideale per cercare queste informazioni, mentre per prenotare un test drive o configurare un’auto il computer rimane lo strumento più utilizzato (58%). Il mobile ha cambiato il modo di connettersi della gente, di condividere e scoprire informazioni. È questa la strada da imboccare. In futuro, sempre più automobilisti faranno ricerche sull’auto direttamente dagli smartphone.
L’ANALISI
Secondo i dati raccolti da uno studio, commissionato da Facebook IQ per gli Usa, il 58% degli intervistati da Ipsos ha affermato che lo smartphone in un futuro prossimo sarà l’unico dispositivo usato per cercare informazioni relative alla prossima auto da acquistare. I concessionari non possono ignorare questi cambiamenti, anzi devono assecondarli, creando contenuti interessanti per chi sta valutando di cambiare macchina: per il 61% degli intervistati nella ricerca auto mobile, i video giocano un ruolo sempre più importante durante la loro esperienza d’acquisto.
RISVOLTI
Se un tempo il concessionario era l’unico punto di riferimento, oggi l’80% di chi compra un’auto inizia la propria ricerca online. Con il risultato che le visite in salone, prima di finalizzare l’acquisto, si riducono addirittura a una sola. Il web ha ridisegnato i rapporti tra clienti e dealer. Per i primi costituisce uno strumento dal quale attingere informazioni e maturare una scelta. Per i secondi, un universo pieno di opportunità di crescita, oltre che un valido mezzo di promozione. Anche perché i clienti sono veri, non virtuali.