Storia Citroën Italia, 92 anni da festeggiare

Storia Citroën Italia catena di montaggio

Un percorso lungo quasi 100 anni: è la storia di  Citroën Italia. La sede di via Gattamelata è il cuore pulsante delle attività commerciali. La riorganizzazione dello storico sito (che ospita anche i punti vendita Peugeot e Ds store), è stata l’occasione per ristrutturare lo showroom Citroën, secondo criteri più moderni e funzionali.

LA SEDE

Dall’esterno, una cinquantina di metri lineari di superfici vetrate si affacciano su viale Teodorico: un’ampia e lunga vetrina che mette in luce le ultime novità del marchio, invogliando la gente a visitare l’interno. Il salone di vendita, bianco e luminoso, può accogliere una quindicina di vetture e integra nuovi spazi per gli addetti alle vendite. Nei 1.500 metri quadrati occupati dalla sede, c’è posto anche per un’area di accoglienza dedicata all’officina, il magazzino ricambi (anche questo aperto al pubblico) e una nuova zona di consegna delle auto appena immatricolate. Un secondo ingresso è stato aperto su via Gattamelata per accedere direttamente al parcheggio riservato ai clienti.

STORIA CITROËN ITALIA

Storia Citroën Italia sede via Gattamelata

A Milano Citroën festeggia 92 anni di storia. Forte di un ricco archivio di documenti e immagini, per celebrare questo traguardo Citroën Italia ha allestito, nel nuovo salone, una mostra di fotografie che testimoniano e raccontano la nascita e lo sviluppo dello storico sito, a partire dal 1924. Risale a quell’anno, infatti, l’inizio della storia di Citroën Italia. Allora, per aprire una filiale nel Belpaese, André Citroën convocò il suo amico Mario di Carrobbio, che dirigeva la filale francese dell’Alfa Romeo a Parigi. Nei primi mesi del 1924 André Citroën incontrò Nicola Romeo, patron della Casa del Biscione, e il 5 agosto fu sottoscritto un atto di vendita che assegnava all’industriale francese una parte dei possedimenti Alfa nella zona del Portello, a Milano. Si trattava di un ampio terreno di circa 55.000 metri quadrati, di cui 20.000 occupati da officine che furono dell’Isotta Fraschini. A poca distanza, c’erano le fabbriche dell’Alfa che disponevano di fonderie e altri impianti, in grado di servire sia la Casa italiana sia la nuova filiale di Citroën. I lavori di sistemazione dei fabbricati iniziarono rapidamente e prima della fine del 1925 l’area era stata completamente ristrutturata, con l’installazione di una moderna catena di montaggio, del tutto simile a quella della fabbrica francese di Quai de Javel, a Parigi. Prima di tutto, grandi spazi e tanta luce. André Citroën credeva che la qualità dei suoi prodotti fosse diretta conseguenza della qualità della vita dei suoi operai, per i quali chiedeva ambienti confortevoli, puliti e salubri. Tutto l’impianto era riscaldato, nastri trasportatori e convogliatori aerei riducevano la fatica e il rischio per le maestranze. Nella fabbrica, sempre sul modello di quella francese, c’era un’infermeria, con ambulatori medici specialistici. Anche la mensa serviva operai e impiegati con identico menù. Da qui ha origine la storia di Citroën Italia.

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