Qual è lo stato dell’arte per quanto riguarda il mercato dei servizi di assistenza auto e post vendita dei concessionari? Abbiamo girato questa domanda a Marc Aguettaz, un vero e proprio esperto in questo campo in qualità di country manager di Gipa Italia, che abbiamo incontrato ad Assago a Internet Motors 2016.
LA CRESCITA RALLENTA
“Se guardiamo l’ultimo anno – osserva Aguettaz – troviamo un aftersales che indicativamente registra un +7, +7,5% di crescita rispetto all’anno precedente. Invece, dopo uno straordinario secondo semestre, osserviamo una qualche forma di rallentamento dell’attività a gennaio, ma soprattutto a febbraio”. Fondamentale, secondo l’esperto, sarà valutare l’andamento di marzo, che potrebbe indicare quale sarà il trend del comparto nell’intero 2016.
VIDEO: INTERVISTA A MARC AGUETTAZ, COUNTRY MANAGER DI GIPA ITALIA
IL CONTESTO NON AIUTA
Nel rallentamento in atto pesa non poco la precaria situazione economico-sociale che ci troviamo a vivere. “Ci sono tutta una serie di fattori esterni che potrebbero intaccare la volontà dei consumatori italiani di spendere un po’ di più. La lista è lunga: le banche che scricchiolano, il terrorismo che oramai è dentro la città, il rumore di stivali sulla sponda Sud del Mediterraneo, una Unione Europea che mostra i propri limiti, un’economia mondiale che rallenta”. Tutti questi fattori, sostiene il country manager di Gipa Italia, non lasciano certo indifferenti gli automobilisti, che dunque si sentono meno invogliati a investire nei servizi di assistenza auto e post vendita. Sentendosi dunque privati di “quella voglia di consumare che avevamo osservato nel secondo semestre”.
IL FUTURO
Nonostante lo scenario non sia proprio dei migliori, c’è molta attesa nei confronti del futuro. “Tutti stanno ad aspettare cosa succederà”, sottolinea Aguettaz, che pure è pronto ad osservare i fatti. “Credo che un buon indice di rilevazione sarà l’andamento delle vendite di vetture nuove perché si tratta di un indicatore di fiducia forte che poi ricade a pioggia su tutto il mercato del consumo in Italia”. E visto che anche marzo si è chiuso in positivo, si spera che la barca continui ad andare in questa direzione.