Il mercato dei veicoli commerciali, ad aprile 2016, va a gonfie vele in Italia. Lo confermano gli ultimi dati resi noti dall’Acea, l’European Automobile Manufacturers’ Association, che mostrano come l’Italia sia il Paese con la crescita maggiore in area euro. Oltre 16mila le immatricolazioni registrate lo scorso mese (+32,5% sull’aprile 2015). La crescita maggiore riguarda il segmento dei veicoli pesanti, che ha segnato un +70,4% da record, con più di 1.350 unità immatricolate rispetto alle 743 di un anno fa. Interessante anche l’aumento dei mezzi commerciali medio-pesanti, con un consistente +61% dato dai 1.724 mezzi venduti contro i 1.071 di aprile 2015. Mentre i veicoli commerciali leggeri (LCV) sono cresciuto “solo”, si fa per dire, del 30,3%.
LA LETTURA DI FEDERAUTO
Federauto guarda con estrema positività il mercato dei veicoli commerciali di aprile 2016. “I dati – commenta con entusiasmo il coordinatore della sezione Trucks, Gianandrea Ferrajoli – ci danno ragione nel considerare l’espansione del settore non ancora conclusa, pur dopo 16 mesi di costante crescita della domanda di immatricolazioni, sia nel nostro Paese che nella Ue. Al giro di boa del primo trimestre, molti analisti nutrivano dubbi sulla tenuta del trend ascendente del mercato. L’andamento del mese di aprile – osserva Ferrajoli – ci dà un’indicazione diversa. Le merci continuano a muoversi, la ripresa è stabile e l’Italia sta riguadagnando posizioni nello scacchiere dei traffici europei”.
ITALIA PRIMA IN EUROPA
Il totale delle immatricolazioni di veicoli commerciali nella Ue è aumentato del 14,6% nel mese di aprile con 195.013 unità. Nel primo quadrimestre l’incremento è del 12,8% e 758.566 veicoli. Il nostro Paese, tra quelli dell’Unione europea dell’area euro, è quello che ha registrato la crescita maggiore pari al 29,2%. Seguono la Spagna (13,8%), la Francia (10,1%), la Germania (10%) e il Regno Unito (4,1%). Il momento, dunque, in Italia è propizio. Ecco perché Ferrajoli invoca “provvedimenti incentivanti” da parte del sistema istituzionale. “Chiederemo presto al nuovo Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, la creazione di un tavolo di confronto dove studiare iniziative utili a sostenere tale trend già generato spontaneamente dal settore della logistica, anche quale riconoscimento degli sforzi da noi finora fatti e dei risultati conseguiti”.