Ottime notizie sul fronte delle immatricolazioni auto nel Vecchio Continente. Secondo i dati diffusi da Acea, l’associazione dei Costruttori di veicoli europei, il mercato auto in Europa a maggio 2016 ha registrato la 33° crescita consecutiva. Le unità sono state 1.330.559, in aumento del 15,5% sul maggio 2015. E nei primi cinque mesi del 2016, sono state vendute 6.583.373 vetture per un incremento del +9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
LA POSIZIONE ITALIANA
Tra i migliori risultati, quelli di Italia (+27,3% a maggio; +20,5% nei primi cinque mesi del 2016), Francia (+22,3%; +10,5%), Spagna (+20,9%; +12,5%) e Germania (+11,9%; +6,8%). Più contenuti i dati del Regno Unito (+2,5%; +4,1%). “Il mercato dell’auto europea in maggio continua ad accelerare – ha commentato Romano Valente, direttore generale di Unrae – e lo fa con 4 dei 5 major markets in crescita a robusta doppia cifra. Ma anche altri 19 Paesi dei 28 Ue+Efta mostrano uguali tassi di crescita, segno che il miglioramento del mercato, oltre che tangibile, è generalizzato”.
SUPER-AMMORTAMENTO
La bella novità è che l’Italia torna ad essere il terzo mercato per dimensione, dietro Germania e Gran Bretagna. Il minimo comune determinatore della ripresa del mercato auto in Europa nel mese di maggio, e in generale negli ultimi mesi, è costituita dalle fortissime azioni commerciali proposte da Case e dealer. In Italia, ricorda Valente, anche il super-ammortamento sta producendo ottimi risultati in termini di vendita alle società. Un segnale chiaro della necessità di alleggerire la pressione fiscale con programmi in grado di stimolare il rinnovo del parco anziano.
CAUTO OTTIMISMO
Anche Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, commenta con ottimismo il momento di ripresa che sta vivendo il mercato dell’auto europeo. “Occorre però ricordare che l’andamento crescente del comparto è fortemente influenzato dalle massicce campagne promozionali attuate dalle case e dai concessionari e, nel caso della Francia e dell’Italia, anche dalla norma sul super ammortamento. Per questo – conclude – ribadiamo la necessità di mantenere un atteggiamento prudente verso un settore che ancora non può dirsi uscito dalla crisi”.