Abbiamo già analizzato la crescita del gettito fiscale complessivo sopportato dal settore automotive in Italia. Nel 2015 questa cifra ammontava a 71,9 miliardi di euro (+0,5% rispetto al 2014). Tra le varie voci, oltre a carburanti, tasse di possesso, annessi e connessi, l’incremento del gettito Iva riguarda anche il post vendita auto. Manutenzione e riparazione delle vetture, così come acquisto di ricambi, accessori e pneumatici, secondo i dati diffusi da Anfia, lo scorso anno registrano un +6,8% rispetto al 2014. Per un valore complessivo stimato in 9,90 miliardi di euro, contro i 9,27 del 2014.
RIPRESA IN OFFICINA
Da cosa è dipeso questo incremento? Senza dubbio, il miglioramento del quadro economico e del clima di fiducia ha determinato un recupero degli interventi d’officina rinviati durante gli anni della crisi. E, secondo Anfia, ha contribuito ad aumentare la spesa complessiva anche la crescita del parco circolante. L’avanzamento tecnologico degli ultimi anni, se da un lato ha prodotto un allungamento degli intervalli di manutenzione delle vetture, offrendo prodotti sempre più affidabili, sicuri e sostenibili, li ha resi anche più complessi. Alcuni interventi, infatti, quando sono necessari diventano più costosi. Non soltanto per l’aumento dei prezzi, ma anche per l’elevato numero di ore dedicate dai professionisti della riparazione. Senza contare i nuovi obblighi di legge relativi alla revisione del veicolo, che possono aver dato una ulteriore spinta alla domanda di assistenza e al settore post vendita auto.
NUOVA REVISIONE AUTO
Dal primo gennaio 2015, infatti, è entrata in vigore la nuova procedura di revisione, che dovrebbe porre fine alle cosiddette finte revisioni, fatte in maniera approssimativa e superficiale. La nuova procedura prevede che la revisione sia effettuata tramite videosorveglianza e comunicata in tempo reale alla Motorizzazione. Questo, osserva ancora Anfia, implica nuovi oneri ma anche una maggiore sicurezza dei dati, l’imparzialità dei risultati e la cessazione delle frodi, rendendo impossibile per gli operatori modificare un eventuale esito negativo della procedura.