Federauto contro gli ecoincentivi: “Sono il porcellum dell’auto”

Smart elettriche

Mancano pochi giorni al ritorno degli ecoincentivi statali. Saranno disponibili a partire dal prossimo 6 maggio, con il totale disappunto di Federauto, federazione dei concessionari italiani, che per bocca del suo presidente Filippo Pavan Bernacchi li ha definiti il “porcellum dell’auto”. Destinatarie degli aiuti statali sono le vetture elettriche, ibride e a quelle alimentate a gas gpl o metano, con emissioni fino a 120 g/km. I fondi a cui attingere per stimolare l’acquisto di veicoli verdi sono complessivamente 63,4 milioni di euro. Di questi, 31,3 milioni di euro sono quelli messi a disposizione per il 2014, mentre il resto è costituito dalle risorse non utilizzate da aziende e amministrazioni nel 2013.

Il 15% degli incentivi (circa 10 milioni di euro) è destinato ai privati per l’acquisto di auto con emissioni di CO2 fino a 50 g/km e il 35% per veicoli che non superino il limite di 95 g/km, per un importo massimo del contributo pari rispettivamente a 5 mila euro e 4 mila euro. Alle aziende e amministrazioni, invece, è riservata la metà dei fondi (quasi 32 milioni di euro) per l’acquisto di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km. Con un contributo massimo di 2 mila euro e il vincolo della rottamazione di un auto con oltre 10 anni di età.

Durissimo il commento di Federauto: “Le risorse – denuncia Pavan Bernacchi – sono ridottissime, e per le aziende le condizioni di accesso sono impossibili. La riprova che questa impostazione non funziona è che lo scorso anno i fondi a disposizione dei privati sono terminati in mezza giornata, mentre quelli per le aziende sono rimasti in larga parte inutilizzati”. Secondo il presidente di Federauto, c’è bisogno di “un piano organico a tutto tondo”, che la Federazione ha già presentato al premier Matteo Renzi. Ma “ad oggi – conclude Pavan Bernacchi – non abbiamo ricevuto segnali. A parte il rinnovo di questa iniziativa, per certi versi incomprensibile”.

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