Il mercato auto europeo, a settembre 2016, prosegue il trend di crescita capeggiato dall’Italia. Sono state quasi 1,5 milioni le immatricolazioni nei Paesi Ue (più Efta), per un incremento del 7,3% sullo stesso mese del 2015. Il dato, divulgato da Acea, l’associazione dei Costruttori europei, conferma lo slancio di agosto e porta il cumulato dei primi nove mesi del 2016 oltre quota 11,6 milioni di auto vendute (+7,7% rispetto a gennaio-settembre 2015).
IL DINAMISMO ITALIANO
Con un +17,4%, l’Italia si dimostra a settembre il mercato più dinamico, seguita da Spagna (+13,9%) e Germania (+9,4%). Seguono Francia (+2,4%) e Regno Unito (+1,6%). Più in generale, 23 Paesi stanno crescendo più della media del mercato, mentre tutti sono in territorio positivo eccetto Svizzera e Olanda, con la prima che mostra segni di ripresa.
I COMMENTI
“I dati di settembre – osserva il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi – ribadiscono la strategicità del comparto auto, uno dei pochi settori in positivo in questa congiuntura di crisi che il Paese fatica a superare. Dobbiamo quindi continuare ad assecondare la crescita dell’automotive attraverso una politica fiscale mirata. In questa direzione si muove il pacchetto di proposte presentato mercoledì al ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che speriamo di vedere parzialmente inserite nella legge di stabilità”. Dal canto suo Romano Valente, direttore generale Unrae, sottolinea l’efficacia delle iniziative promozionali locali messe in atto dalle Case e di provvedimenti fiscali governativi come il super-ammortamento. Azioni che hanno stimolato lo svecchiamento del parco anziano.
SUPER-AMMORTAMENTO
Francia e Italia “hanno adottato il super-ammortamento – spiega Valente -: la Francia ne ha già annunciato il rinnovo per il 2017, mentre in Italia si annuncia una riduzione dell’aliquota dal 140% al 120%, con la conseguenza che assisteremo a una evitabile anticipazione di domanda sul finire dell’anno e un conseguente calo all’inizio del prossimo anno. Come insegnano altri Paesi, anche l’auto ha bisogno di stabilità e di provvedimenti strutturali: la riduzione del super-ammortamento – conclude – prende una corsia contraria”.