Un lieve segno positivo per il mercato auto, in Europa, nel giugno del 2017. Secondo i dati diffusi da Acea, il mese si è chiuso con un incremento del 2,1%, portando la crescita complessiva del primo semestre al +4,6%.
Merito soprattutto del contributo proveniente dall’Italia, unico tra i cinque “major markets” a registrare una crescita a doppia cifra (+12,9%). Un risultato grazie al quale il Bel Paese riesce a difendere il terzo posto nella classifica europea.
IL MERCATO AUTO IN EUROPA A GIUGNO 2017
Le immatricolazioni, tra gennaio e giugno 2017, sono state 8.461.476, a fronte delle 8.092.227 di un anno fa (+4,61%). Il mercato auto in Europa nel mese di giugno del 2017, invece, ha archiviato una crescita del 2,1%, con 1.540.299 auto vendute rispetto alle 1.508.185 dello stesso periodo del 2016.
Nel mese di giugno sono state determinanti le performance in negativo del Regno Unito (-4,8%) e della Germania (-3,5%), mentre l’Italia (+12,9%) si è confermata la piazza più dinamica del comparto, seguita da Spagna (+6,5%) e Francia (+1,6%).
LA CRESCITA DELLE KM ZERO
“Le vendite auto europee – sottolinea Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto – sono trainate dal mercato italiano, che a giugno fa 6 volte meglio della media europea e nel semestre viaggia a velocità doppia rispetto alla performance del Vecchio Continente”.
Come aveva già anticipato, la Federazione riconduce questa situazione alla forte presenza di kilometrizero nel totale delle immatricolazioni. La conferma arriva dall’Osservatorio Federauto, che analizza i dati relativi a una vasta campionatura dei concessionari dei brand dislocati su tutto il territorio nazionale.
“Sul dato di giugno influisce una forte iniezione di kilometrizero, valutata attorno al 14% del totale dei pezzi immatricolati. Nello scorso mese si è rilevata infatti fortissima la spinta delle Case automobilistiche, e di riflesso dei concessionari, per raggiungere i target del semestre e non perdere così premi e quote di mercato. L’effetto è stato una crescita delle società – canale dove sono inserite le kilometrizero – del 33% rispetto a giugno 2016. Ma c’è un altro dato che allarma: le kilometrizero rispetto al 2016 sono cresciute di circa il 30%”.
Filippo Pavan Bernacchi
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