Per i concessionari, la comunicazione di nuovi prodotti e offerte ha un ruolo sempre più importante. Non a caso la scorsa settimana, nell’ambito di Automotive Forum 2017, evento dedicato alla distrubuzione automobilistica, è stato assegnato l’Automotive Marketing Awards – DealerSTAT, il premio per la Casa auto che, secondo la propria rete, ha lanciato le migliori comunicazioni pubblicitarie a sostegno della gamma.
Il marchio vincitore è stato (per il secondo anno di fila) Jeep, il brand del Gruppo FCA che negli ultimi anni ha insistito molto sul binomio “comunicazione concessionari” per promuovere i suoi nuovi modelli.
Approfondisci: ecco la nuova Compass, lo sbarco nelle concessionarie
COMUNICAZIONE PER CONCESSIONARI: LE STRATEGIE DI JEEP
Basta confrontare uno spot pubblicitario odierno di Jeep con uno di qualche anno fa. Se quest’ultimo era incentrato sul prodotto e sulle sue caratteristiche, gli spazi advertisting di oggi puntano tutto sul cliente, che deve essere al centro della comunicazione. D’altra parte, il passaggio dal prodotto al servizio nell’offerta dei concessionari è evidente.
VIDEO: INTERVISTA A ALBERTO CATANIA, JEEP
“Il nostro lavoro è premiato dai dealer, che sono i nostri partner, ma allo stesso tempo sono sempre anche i più critici – commenta Alberto Catania, responsabile marketing & comunicazione di Jeep – Questo significa che stiamo lavorando nella giusta direzione per supportare la crescita del brand in Italia. Non a caso, dal 2014 al 2016 abbiamo quadruplicato i volumi”.
Leggi anche: le nuove frontiere dell’advertising
L’EVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE
La comunicazione del prodotto auto sta cambiando molto. “Negli ultimi anni, abbiamo seguito l’evoluzione delle vendite del marchio: la strategia che abbiamo adottato allargare sempre più il target di comunicazione e cercare di far passare sempre di più il concetto che non siamo solo un brand specialistico nell’off-road, ma anche un brand idoneo per l’utilizzo quotidiano” spiega Catania.
Oltre al sito web, anche i social network sono un canale di comunicazione molto efficace. “Consentono di comunicare in maniera totalmente diversa” chiarisce Catania. Non a caso Jeep li sta sfruttando anche per promuovere “prodotti non affini al 100% al dna del brand”.