AutoNation, la più grande catena di concessionari americana, è stata scelta da Google come punto di riferimento per l’assistenza delle sue auto a guida autonoma. Obiettivo: puntare dritto verso una (si spera) rapida) commercializzazione dei self-driving vehicles.
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Quello della guida autonoma, per l’azienda californiana, è un vera e propria mission per la quale è stata istituita la divisione Waymo. Che, se al momento ha una flotta composta per lo più da minivan Chrysler Pacifica, in futuro potrebbe rafforzare il parco con altri tipi di vetture.
AUTO A GUIDA AUTONOMA
Del recente accordo con AutoNation non si sa molto. Di certo è un ulteriore tassello che vede Google unire le forze con rappresentanti del mondo auto, come in passato ha fatto con Avis, Lyft e Fiat Chrysler.
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La fase iniziale del progetto del colosso informatico, partita nel lontano 2009, ha visto avvicendarsi diversi partner. Ma nella corsa verso la concretizzazione dell’auto a guida autonoma, Google non è certo sola. Ci sono anche tanti altri competitor. Non ultimi, GM e Ford, Apple e Uber.
Proprio quest’ultimo ha subìto una pesante accusa da parte di Google. Il colosso californiano avrebbe puntato il dito contro uno degli ex dirigenti più importanti impegnati nello sviluppo delle auto a guida autonoma, che poco prima di lasciare Google avrebbe sottratto migliaia di file con informazioni riservate sulle sue tecnologie usate per la guida autonoma.
IL RUOLO DI AUTONATION
La partnership tra Google e la rete di concessionari AutoNation rappresenta un preludio di ciò che avverrà un po’ ovunque quando le vetture che si guidano da sole diventeranno realtà. AutoNation ha sede a Fort Lauderdale, in Florida, e gestisce circa 360 concessionari negli Stati Uniti. Una rete che, in futuro, potrà trarre senz’altro grandi benefici dalla manutenzione e l’assistenza delle auto a guida assistita targate “Google”.