Revisioni: 1,46 miliardi di euro spesi dagli italiani, nel primo semestre 2018, per le revisioni delle loro auto nelle officine autorizzate. Una cifra in crescita dell’1,1% rispetto ai primi sei mesi del 2017, quando la spesa ammontava a 1,44 miliardi di euro.
L’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec (la struttura di ricerca di Autopromotec, rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico) analizza il trend delle revisioni auto.
LE REVISIONI AUTO
La cifra spesa dagli italiani nei primi sei mesi del 2018 per revisionare l’auto include il pagamento della tariffa fissata per le revisioni (che ammonta a 502,9 milioni di euro; +0,4% rispetto al primo semestre 2017) e il costo per le cosiddette operazioni di prerevisione, ovvero gli interventi di manutenzione e riparazione necessari per mettere le macchine in condizione di superare i controlli (in questo caso, la cifra ammonta a 961,6 milioni di euro; +1,5%).
Il motivo dell’incremento della spesa complessiva per le revisioni auto (+1,1%) è da ricercare essenzialmente nel numero più alto dei veicoli revisionati nel primo semestre del 2018 (+0,4% rispetto alle auto revisionate nello stesso periodo del 2017).
Per quanto riguarda le prerevisioni, invece, la spesa è aumentata anche per effetto dell’impennata dei costi delle operazioni di manutenzione e riparazione che risulta dagli indici Istat (+1,16%). Non ha inciso, quindi, solo il maggior numero di veicoli revisionati.
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L’IMPORTANZA DEI CONTROLLI
La revisione auto, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, è un importante strumento per la corretta manutenzione del parco circolante. Di conseguenza, influisce anche sulla tutela della sicurezza stradale e la riduzione delle emissioni.
La revisione auto, inoltre, è un controllo obbligatorio previsto dal Codice della Strada: va fatta dopo quattro anni dall’immatricolazione e, successivamente, ogni due anni. Queste scadenze sono valide non solo per auto e moto, ma anche per ciclomotori, autocaravan, autocarri e rimorchi la cui massa complessiva non superi le 3,5 tonnellate.
La revisione è invece annuale per i rimorchi superiori a 3,5 tonnellate, i veicoli adibiti al trasporto di persone con più di 9 posti (come ad esempio gli autobus), quelli adibiti al noleggio con conducente, i taxi, le ambulanze e i veicoli atipici (come ad esempio le auto d’epoca). Chi circola con un veicolo non revisionato o con la revisione scaduta rischia una sanzione amministrativa compresa tra 168 e 674 euro. Cifre che raddoppiano in caso di recidiva.