MotorK, in occasione della biennale internazionale Autopromotec, ha presentato i risultati della sua survey sull’uso di Internet nell’aftersales, durante l’incontro “Conoscere meglio il mercato per poterci esprimere da leader”. Lo studio è stato presentato da Marco Marlia, Fondatore e CEO di MotorK e realizzato con la collaborazione di AsConAuto e della Consulta Service Manager.
L’indagine ha preso in considerazione un campione di 1.000 operatori del settore automobilistico (autofficine indipendenti, carrozzerie, gommisti, consessionarie ufficiali e società affiliate a un franchising) e i risultati possono lasciar intendere quanto il mondo dell’aftermarket del settore automotive sia ancora molto distante dal potersi definire digitale.
AFTERSALES E DIGITALE: TUTTO AVVIENE ANCORA OFFLINE?
Il 30% del panel intervistato non ha un sito web. Questo, forse, è il dato più allarmante, che dovrebbe far preoccupare quelle piccole e medie imprese che non ritengono la digitalizzazione sufficientemente importante (circa il 10%). Incoraggia, però, sapere che il restante 70% affermi di avere un sito web, nonostante spesso non ne conosca le reali potenzialità.
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“Ci sono ancora ampi spazi di miglioramento nell’uso di internet da parte di tutte le reti, sia OES che IES, e siamo convinti che il lavoro di survey guidato da Motork e con la collaborazione di AsConAuto serva proprio a prendere consapevolezza degli spazi da colmare.”
Umberto Seletto, Presidente di Anticrisi Day Onlus.
Marco Marlia, nell’esporre i risultati della survey, afferma come questi dati siano in crescita ogni anno, ma la digitalizzazione comunque non ha ancora raggiunto livelli sufficienti, rispetto a molti altri settori. “Nei prossimi anni – prosegue il Fondatore e CEO di MotorK – le sfide del mercato si giocheranno sul vantaggio competitivo accumulato grazie alla prontezza di alcuni nel comprendere tutte le potenzialità del digitale”.
A tal proposito, risulta che il 43% utilizzi il proprio sito web come strumento di marketing, ad esempio creando una pagina dedicata alle promozioni, ma solo il 5% dei service ha inserito tra le funzioni la possibilità di effettuare pagamenti online.
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Sebbene solo un’officina su due abbia sul proprio sito un form dedicato alla richiesta di informazioni, il 77% ha convogliato il traffico telefonico sulla messaggistica istantanea di Whatsapp. Si evince quindi che i social network siano uno strumento ben più utilizzato, infatti circa la metà del panel afferma di usare Facebook come strumento di comunicazione.
PICCOLE E GRANDI IMPRESE, LE DIFFERENZE NELLA DIGITALIZZAZIONE
La totalità delle aziende con più di 20 dipendenti afferma di utilizzare un sito web e il 13% investe online oltre la metà del proprio budget mensile dedicato alle strategie di marketing.
Il divario nasce se si analizzano le imprese unipersonali, che nel 46% dei casi non hanno un sito. Restando in tema di investimenti, invece, il 68% dei service dedica meno del 10% delle risorse mensili per il marketing online, rispetto al budget totale.
Oltre il 58% del panel, però, afferma che il digital serva principalmente a far conoscere la propria attività a un numero maggiore di persone, motivo per cui il 29% investe sulla comunicazione Facebook, mentre il 24% su Google.
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“Tutta l’attività interna di AsConAuto, verso i nostri affiliati e i nostri soci, si basa sulla comunicazione digitale – afferma Fabrizio Guidi, Presidente di AsConAuto – Abbiamo cercato di agevolare, proprio grazie all’uso delle nuove tecnologie, la comunicazione tra concessionari e autoriparatori per l’acquisto e la vendita dei ricambi originali attraverso Integra, l’unica piattaforma (realizzata su licenza STAR della NADA) che mette in comunicazione la piattaforma gestionale della officina e quella delle concessionarie”.