Il Motor Show di Bologna 2017, rispetto a un decennio fa, è meno Salone dell’Auto e più contenitore di eventi. Un nuovo corso avviato già lo scorso anno. A questo proposito, una domanda sorge spontanea. Perchè per le Case auto e, di conseguenza, per i concessionari è comunque importante esserci? Abbiamo rivolto il quesito ad alcuni Costruttori presenti alla kermesse.
La risposta di chi ha scelto di partecipare è stata univoca: il Motor Show, nonostante abbia cambiato profondamente pelle, è in grado di garantire ancora un’importante visibilità e di attirare un pubblico, quello dei giovani e degli appassionati di quattro ruote, molto interessante per le stesse Case e per i dealer.
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MOTOR SHOW BOLOGNA 2017: UN’OCCASIONE PER ABBRACCIARE IL PUBBLICO
Il Costruttore nazionale, in primis, quest’anno non ha voluto mancare al Motor Show Bologna 2017. “Abbiamo deciso di essere presenti, perchè secondo noi è il momento più importante per gli appassionati dei motori in Italia“ spiega Gianluca Italia (Gruppo FCA).
Secondo Andrea Crespi (Hyundai), si tratta di “un’occasione di visibilità dei nuovi prodotti e di contatto”, perchè “il dna di questa manifestazione è proprio quella di attirare un larghissimo pubblico”. Ricordando i fasti del passato, Giuseppe Bitti (Kia) sottolinea che l’evento è fondamentale per “consolidare la crescita del brand in futuro”.
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L’IMPORTANZA DEL “CONTATTO” CON L’AUTO
Se Volvo, come sottolinea Roberto Lonardi, è presente anche per celebrare i 90 anni di gloriosa storia, Carlo Leoni (Gruppo PSA) evidenzia un altro punto chiave. “La presenza ai Saloni è fondamentale, perchè il percorso del cliente, seppur in un mondo digitale, prevede ancora il contatto fisico con l’auto”.
Un concetto, questo, emerso con chiarezza anche all’ultima edizione del Dealer Day. Fino a domenica, quindi, spazio al fascino dell’auto. E a chi la passione per le quattro ruote ce l’ha nel sangue.