Nonostante il clima di demonizzazione del diesel, il calo delle vendite delle auto a gasolio, i divieti di circolazione per le auto Euro 3 (da poco entrati in vigore nelle regioni padane) e le restrizioni per ridurre l’inquinamento atmosferico adottate o annunciate da molte amministrazioni locali, anche a livello europeo, le auto usate diesel continuano a giocare un ruolo importante.
Lo sottolinea una ricerca di BCA (la società di aste automobilistiche che ha venduto 1,3 milioni di veicoli nell’ultimo anno in Europa). Secondo lo studio, la vendita di auto diesel usate cresce e, allo stesso tempo, resiste il valore residuo.
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AUTO USATE DIESEL
In base all’analisi di BCA, nei primi nove mesi dell’anno le vendite di auto usate diesel sono salite del 3% a livello europeo e di oltre il 6% in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2017, con una buona tenuta del valore residuo.
Le normative sulle emissioni, diverse per città e per regione, producono un effetto a “macchia di leopardo” lungo lo stivale. Questa disomogeneità, come rilevano i dati BCA Italia, sta generando nuovi flussi di mercato: dalla città (dove vengono introdotti o annunciati divieti sul diesel ) alla provincia, e in particolare da Nord a Sud, verso zone dove le auto a gasolio usate rappresentano ancora la scelta che offre il miglior rapporto costi/benefici, in particolar modo se si percorrono lunghe distanze.
Un trend confermato dai dati delle aste, che si ripercuote pure a livello internazionale. In Germania, città e Land combattono sulle future restrizioni alla circolazione. Così, da qui molte auto diesel usate si stanno spostando verso l’Europa dell’Est, soprattutto in direzione di quei Paesi dove la crescita delle immatricolazioni è a doppia cifra, come Polonia, Croazia o Lituania. Ciò permette di mantenere stabili i valori residui: portando il diesel dove è ancora richiesto, e andando a cercarlo dove lo è di meno.
IL RUOLO DI INTERNET E LE ASTE ONLINE
Per i privati, meglio allargare gli orizzonti e cercare affari sui siti di e-commerce, mentre i professionisti preferiscono le aste online, strumento B2B per eccellenza. Secondo i dati BCA, in media nei singoli Paesi europei le vendite all’estero rappresentano circa il 40% del totale delle aste automobilistiche.
In Italia, nei primi nove mesi dell’anno, il livello di export è lievitato del 56% rispetto allo stesso periodo del 2017. Parallelamente è cresciuto del 60% l’import da Francia, Germania e Danimarca.