Da qualche giorno tiene banco la polemica su una nuova tassa proporzionale alle emissioni di CO2, da applicare a tutti coloro che tra l’1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021 acquisteranno un’auto nuova con emissioni di anidride carbonica superiori a 110 g/km. Per compensare, previsti incentivi all’acquisto di veicoli che emettono tra 0 e 90 g/km di CO2.
È questo il nocciolo dell’articolo “Bonus malus sulle emissioni di CO2 g/km delle nuove autovetture”, contenuto all’interno del Disegno di Legge di Bilancio 2019.
Se la norma diventerà legge (e dopo che sarà emanato un provvedimento attuativo concordato tra i ministeri dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei trasporti e dell’Economia e delle finanze) circa la metà delle auto acquistate dagli italiani, sulla base delle immatricolazioni 2018, sarebbe soggetta alla nuova ecotassa.
LE REAZIONI
Immediate le reazioni del settore automotive, dai costruttori alle associazioni di categoria, dai concessionari alle industrie della filiera automobilistica. Unanime la voce di protesta: l’ecotassa va cancellata, perché avrà ripercussioni negative sul mercato dell’auto.
Secondo Anfia, Federauto e Unrae, l’introduzione di una qualsivoglia forma di “malus” si tradurrebbe nel 2019 in una diminuzione delle vendite di auto nuove stimata tra l’8 ed il 12%, in confronto alla chiusura di quest’anno (già caratterizzato da un rallentamento). Al crollo delle immatricolazioni, poi, corrisponderà una conseguente perdita di gettito erariale per mancati incassi da IVA e IPT, stimabile in una cifra superiore a mezzo miliardo di euro.
“Le associazioni, ribadendo la loro netta opposizione all’attuale proposta contenuta nella manovra finanziaria approvata dalla Camera dei Deputati che, così come impostata, si tradurrebbe inoltre in un serio fattore di destabilizzazione per il settore, mettendone anche a rischio l’occupazione, richiedono al Ministro dello Sviluppo Economico un supplemento di riflessione per indirizzare la politica nazionale verso la mobilità a basse emissioni sostenendo anche l’infrastrutturazione con una più capillare diffusione delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, magari con la formula del credito d’imposta ampiamente utilizzato dalle famiglie italiane nel settore delle ristrutturazioni edilizie”.
BATTAGLIA POLITICA
A fronte dell’ondata di protesta dopo l’annuncio dell’ecotassa, la Lega ha presentato, in commissione Bilancio del Senato, un emendamento alla manovra per eliminare sia la sovrattassa sull’acquisto di auto nuove, variabile in base alla classe di emissioni, sia il bonus per chi compra modelli a basso impatto ambientale.
Il Movimento 5 Stelle, invece, punta a mantenere l’ecobonus sulle auto elettriche, ibride e a metano. Questi giorni sono decisivi. La partita si gioca in Senato.
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COME FUNZIONEREBBE LA NUOVA ECOTASSA SULLE EMISSIONI
La nuova tassa, sulla base emissioni di CO2 delle auto nuove entrerebbe in vigore il 1° gennaio 2019 (sarà valida fino al 31 dicembre 2021). Prevede un’imposta progressiva (dai 150 ai 3.000 euro) che colpisce chi compra auto nuove con emissioni di CO2 superiori ai 110 g/km.
Ecco lo schema dell’imposta, che lievita al crescere delle emissioni:
- 110-120 g/km: 150 euro
- 120-130 g/km: 300 euro
- 130-140 g/km: 400 euro
- 140-150 g/km: 500 euro
- 150-160 g/km: 1.000 euro
- 160-175 g/km: 1.500 euro
- 175-190 g/km: 2.000 euro
- 190-250 g/km: 2.500 euro
- >250 g/km: 3.000 euro
Un esempio? Per chi compra la Fiat Panda, l’auto più venduta in Italia, con l’approvazione dell’ecotassa pagherebbe un’imposta che varia dai 400 ai 1000 euro.
Parallelamente, si introducono incentivi da 1.500 a 6.000 euro, per chi acquista veicoli con emissioni tra 0 e 90 g/km di CO2 (si parla di 300 milioni di euro l’anno per tre anni).
ECOTASSA PER SUV E AUTO EXTRALUSSO
Secondo le ultime indiscrezioni, si prospetta un’ecotassa solo per le auto extralusso e i Suv. Escluse dal provvedimento le auto di piccola cilindrata. Il balzello, inoltre, colpirebbe le auto con emissioni di almeno 20 punti in più rispetto alla norma originaria (110 g/km).
Confermato l’ecobonus fino a seimila euro per le auto ibride ed elettriche.