Dal primo aprile scorso Toyota Fleet Mobility, la società del marchio giapponese dedicata ai servizi di mobilità, è diventata Kinto Italia, sotto la guida di Mauro Caruccio, già Ceo di Toyota Motor Italia. I concessionari dei brand Toyota e Lexus, destinati a diventare veri e propri fornitori di mobilità, avranno un ruolo fondamentale in questo progetto.
Dopo il lancio del brand di mobilità Kinto nel 2020, Kinto Italia rappresenta un ulteriore passo nel percorso di evoluzione del Gruppo Toyota da Car Company a Mobility Company. Obiettivo: garantire la migliore esperienza di mobilità al cliente, ispirata ai principi di inclusività, affidabilità e sostenibilità.
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LE SOLUZIONI DI KINTO ITALIA
Saranno cinque le soluzioni principali proposte da Kinto Italia:
- KintoOne, il servizio di noleggio di lungo termine all-inclusive di veicoli elettrificati della gamma Toyota e Lexus,
- Kinto Share: la gamma di servizi di car sharing, rivolta ad aziende, clienti pubblici e privati,
- Kinto Join: un servizio di car pooling aziendale grazie al quale i dipendenti possono condividere i viaggi casa-lavoro giornalieri.
- Kinto Flex: non ancora introdotto sul mercato italiano e attualmente in fase di pilotaggio, si tratta di un servizio di noleggio in abbonamento in cui il cliente può usufruire di diversi modelli della gamma e cambiare vettura quando lo desidera a secondo delle sue esigenze
- KintoGo: una app sviluppata in Italia in grado di coprire, con un singolo account, i diversi aspetti di un viaggio “multi-modale.
Secondo quanto anticipato da Caruccio, la principale mission del brand sarà votata alla mobilità sostenibile. “Kinto Italia raggrupperà tutti i servizi di mobilità Kinto per sviluppare ulteriormente il potenziale della mobilità sostenibile e accessibile per tutti attraverso soluzioni di mobilità sempre più avanzate e rispettose dell’ambiente” ha spiegato il manager.