Toyota Professional è un brand nel brand: un marchio di Toyota dedicato ai veicoli commerciali che, come abbiamo visto, punta sulla specializzazione dei concessionari per accrescere il suo business.
Nel 2021, il network della Casa giapponese specializzato sui veicoli commerciali arriverà a contare 37 dealer. Con obiettivi importanti: totalizzare 6.200 immatricolazioni, con una crescita molto significativa rispetto al 2020.
L’IMPORTANZA DEI CONCESSIONARI SPECIALIZZATI NEGLI LCV
Per raggiungere i risultati, il fulcro, commenta Massimiliano Loconzolo, fleet & Toyota Professional senior manager all’interno di Toyota Motor Italia (che abbiamo incontrato nei giorni scorsi a Roma il occasione del lancio del nuovo Toyota Proace Electric, è proprio la rete dei 35 dealer specializzati nella vendita degli LCV e nella proposta al cliente flotte. “Dealer che presto diventeranno 37″ anticipa il manager.
I concessionari specializzati coprono ormai gran parte del territorio nazionale e saranno decisivi per la crescita delle performance del marchio, che, dopo un 2020 in via di sviluppo (oltre 4.000 immatricolazioni, il doppio rispetto a quelle del 2019), quest’anno vuole crescere ulteriormente fino a 6.200 immatricolazioni, delle quali il 60% rappresentato dai van.
Leggi anche: veicoli commerciali, una risorsa per i concessionari
LA STRATEGIA: MODELLI E ALIMENTAZIONI
Il nuovo Toyota Proace Electric, disponibile sia nella versione furgone sia in quella “trasporto persone” (Toyota Proace Electric Verso), è declinato in tre lunghezze e presenta due diversi tagli di batteria (50 kWh e 75 kWh). Il motore elettrico ha una potenza di 136 Cv, con un’autonomia fino a 330 km (WLTP). Per i concessionari è interessante, perché si rivolge non solo alla grande azienda, ma anche alle piccole e medie imprese, che hanno sempre più necessità di spostarsi nelle ZTL delle città per il loro lavoro. Un punto di forza del Proace a zero emissioni è la garanzia di 8 anni sulla batteria.
La strategia di Toyota, che si concretizza nel programma Toyota Beyond Zero, è chiara: il marchio giapponese vuole affiancare al suo classico know-how sull’ibrido con altre alimentazioni alternative, il Plug-in Hybrid, l’elettrico puro e l’idrogeno.