Mobilità: è dura la vita dei pendolari in auto? Sì, ma ne vale la pena

guida auto pendolari AutoScout24

La giornata tipo del pendolare – per lavoro o per studio – è risaputa: percorre circa 80 km al giorno, trascorre in “solitudine” 80 minuti in viaggio, spende al mese 180 euro. Numeri che emergono dall’ultima ricerca di AutoScout24, incentrata sulle abitudini di mobilità di chi si sposta quotidianamente per svolgere le sue mansioni ed effettuata su un campione selezionato di utenti.

Il dato più interessante è che, per gli intervistati, ne vale la pena e, seppur non sempre sono stati loro a scegliere questa vita, sono soddisfatti della propria condizione, tanto da non volerla cambiare. Una condizione, quella del pendolare, che in Italia coinvolge, secondo i dati Istat, oltre 15 milioni di persone.

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LA VITA DA PENDOLARE? PIACE

Pendolari si è per necessità o per scelta? L’81% dichiara di aver iniziato a viaggiare verso un’altra città per necessità (motivi di lavoro o di studio). Eppure sono tanti quelli che, pur vivendo nella stessa città del lavoro, hanno preferito trasferirsi, diventando così “viaggiatori” a tutti gli effetti (19%).

Qual è il loro livello di soddisfazione? Nonostante i possibili disagi dettati dagli spostamenti, dallo studio di AutoScout24 emerge un giudizio positivo da parte dei pendolari (voto 7 in una scala da 1 a 10). Infatti, se potessero decidere di trasferirsi vicino al luogo di lavoro o studio, evitando così la trasferta fissa, ben il 73% sceglierebbe di non farlo. 

QUALI SONO LE ABITUDINI?

La maggior parte del campione (44%) esce di casa tra le 7 e le 8, ma più di un quarto (27%) va via prima delle 7 e il 13% tra le 8 e le 9. In media si spostano 5 o 6 volte a settimana (51%), percorrono circa 80 km tra andata e ritorno, impiegano 80 minuti in una giornata tipo e spendono in media quasi 200 euro al mese. Gli spostamenti avvengono soprattutto da un piccolo centro verso uno medio/grande (39%) o tra due piccoli centri (30%).

Si muovono principalmente da soli, ma è una condizione che non vogliono assolutamente cambiare, dato che quasi due terzi (64%) preferisce non avere compagnia durante il viaggio..

COME SI SPOSTANO?

Dalla ricerca emerge in assoluto la centralità dell’automobile (ottima notizia per il concessionario), indicata come mezzo di spostamento principale da ben il 90% degli intervistati. Solo il 6% usa bus, metro o tram e il 4% il treno.

Chi usa l’auto si mette al volante di una berlina (42%) o un Suv (29%), soprattutto diesel (70%), e durante il tragitto passa il tempo informandosi attraverso la radio (61%), ascoltando musica (49%), al telefono per lavoro (17%), mentre c’è anche chi ne approfitta per fare mente locale e pianificare le attività lavorative da fare (14%). Il 12% parla al telefono con amici, parenti e l’11% dichiara di riflettere sulla propria vita. Chi sceglie i mezzi pubblici preferisce ascoltare la musica (39%) o dormire (26%).

Solo il 36% di chi viaggia in auto dichiara di dover fronteggiare situazioni critiche come traffico o incidenti, un dato che sale al 43% tra chi usa i mezzi pubblici (treni soppressi, bus e tram danneggiati e ecc.).

GLI EFFETTI DEL COVID

Il Covid ha impattato su quasi un quinto del campione (18%) nella scelta del mezzo di spostamento giornaliero: tra questi, il 75% utilizza maggiormente l’auto da quando c’è la pandemia , rispetto ad un 28% ed un 29% che affermano rispettivamente di aver ridotto l’uso di treni e altri mezzi pubblici.

Per quanto riguarda i tempi, ben il 47% di chi viaggia in auto impiega meno rispetto al periodo pre pandemia per raggiungere la destinazione.

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