Mercato dell’auto: a maggio -27,9%, indispensabile il rifinanziamento degli incentivi

I numeri parlano chiaro e non si può più aspettare: i dati del mercato dell’auto di maggio in Italia evidenziano le forti difficoltà del settore. Parliamo di 142.730 immatricolazioni registrate nel mese, con una perdita numerica è di 55 mila vetture rispetto a maggio 2019, pari a un calo del 27,9%, ancora più pesante rispetto a quelli di marzo e aprile. Ecco, a questo proposito, il commento del presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino.

Un altro dato è particolarmente significativo: sempre in confronto con il 2019 (il paragone con il 2020 segnato dal lockdown non avrebbe senso), nel cumulato gennaio-maggio il mercato perde circa una vettura su cinque, con 735.125 unità (-19,3% vs 2019).

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MERCATO DELL’AUTO: L’APPELLO DI FEDERAUTO, ANFIA E UNRAE

Necessario rifinanziare gli incentivi

Federauto continua a far sentire la propria voce e, in un comunicato congiunto con Anfia e Unrae, sottolinea come “il dato di maggio sia la prova numerica della brevissima durata degli incentivi per la fascia 61-135 g/Km di CO2, esauriti troppo presto per innescare un effetto volàno sul nostro mercato”.

incentivi auto 2021

L’auspicio delle tre associazioni è che nella conversione del DL Sostegni-bis trovino spazio adeguate misure volte a sostenere il settore, favorendo il rinnovo di un parco circolante che nel 2020 è ulteriormente invecchiato, portando l’età media a 11 anni e 10 mesi, tra i più vetusti d’Europa. “A questo scopo è necessario rifinanziare per l’anno corrente, con una dotazione adeguata e non effimera, gli incentivi per la fascia 61-135 g/km a fronte di rottamazione, i quali hanno dimostrato di incontrare il forte gradimento dei consumatori e di ottenere effetti molto incisivi sull’ambiente. Di fondamentale importanza è anche il rinnovo degli incentivi destinati all’acquisto di veicoli commerciali di ultima generazione”. Incentivi che, grazie all’incremento del gettito IVA E IPT, oltre che un sostegno all’automotive rappresentano anche un investimento per l’Erario.

Importante considerare la crisi dei semiconduttori

A questo problema se ne aggiunge un altro non meno rilevante, ovvero la crisi della fornitura dei semiconduttori, che sta generando un ritardo nella consegna delle vetture nuove. “Le associazioni del settore automotive – recita il comunicato – richiedono che il limite attualmente previsto entro il quale concludere una prenotazione con Ecobonus passi da 180 a 300 giorni, così da non vanificare l’efficacia della misura”.

Nell’ambito delle riforme necessarie, infine, le tre associazioni chiedono nuovamente “di modificare con urgenza la normativa sulle vetture aziendali in fringe benefit, adeguandola ai valori della nuova procedura di omologazione in WLTP”.

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