Dopo una lunga attesa, il Governo ha finalmente deciso di stanziare nuovi incentivi per l’auto. E questa volta di tratta di un piano pluriennale: 800 milioni di euro per il 2022 e un miliardo di euro all’anno dal 2023 al 2030. Uno stanziamento contenuto all’interno del decreto Bollette, approvato il 18 febbraio da Palazzo Chigi.
Gli obiettivi dell’Esecutivo sono due: sostenere la transizione energetica dell’industria e l’acquisto di auto nuove, in un contesto di mercato in profonda depressione. Quindi si tratta per la prima volta di un intervento ad ampio spettro. Ne abbiamo parlato con Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto.
FEDERAUTO: FINALMENTE UNA PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Un fatto è certo: per il mercato dell’auto cambierà parecchio, perchè finalmente si tratta di un piano pluriennale. De Stefani Cosentino sottolinea questo aspetto fondamentale: “Rispetto agli altri incentivi, si tratta di una programmazione pluriennale: non ci saranno stop&go, almeno fino a quando non finirà il fondo annuale stanziato, e, quindi, potremo andare avanti con certezza, offrendo chiarezza al mercato e a chi vuole comprare un’auto. Ad oggi, visto che il Decreto Attuativo deve ancora uscire, c’è molta attesa”.
In questi giorni sono girate indiscrezioni che parlano di vari tipi di incentivi a seconda delle fasce di emissioni di CO2. “Oltre a elettrico e ibrido plug-in dovrebbe essere compreso anche l’endotermico, ma non sappiamo ancora quale sarà il tetto massimo di listino delle autovetture” spiega il presidente di Federauto.
Leggi anche: Federauto lancia l’allarme sui posti di lavoro nell’automotive
Di sicuro il fondo sarà gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico, che stabilirà di volta in volta la destinazione delle somme, “di concerto” con i Ministeri dell’Economia e della Transizione Ecologica. Ne sapremo di più entro 30 giorni.
L’IMPORTANZA DEGLI INCENTIVI
Intanto un risultato è stato ottenuto: le istanze provenienti da Federauto e dalle altre associazioni automotive sono state finalmente ascoltate. “Si tratta del segnale più importante, peraltro parte del programma europeo che prevede di sostituire il parco inquinante con quello a basse emissioni. Per farlo, dobbiamo mettere in grado il consumatore di poter acquistare le vetture”. Ecco perchè gli incentivi, nonostante l’attuale mancanza di prodotto, sono fondamentali. E lo saranno nel corso dei prossimi otto anni.