Grazie alla tecnologia, la svalutazione dell’usato rallenta

Cruscotto di un'auto tecnologica

Mantenere nel tempo il valore di un auto ha un valore strategico, soprattutto perché la gestione dell’usato in concessionaria è un’attività sempre più importante. Da questo punto di vista, la tecnologia montata sui veicoli oggi in commercio è un fattore decisivo. Quando si parla di tecnologia automobilistica però una premessa è doverosa. Sotto questo cappello, infatti, rientra quella ingegneristica che riguarda ad esempio i motori, i telai e le sospensioni, ma anche quella elettronica, legata a software e connettività.

Ovviamente dal punto di vista meccanico, una vettura usata tende tradizionalmente alla svalutazione nel momento in cui le nuove auto lanciate sul mercato presentano caratteristiche di novità rispetto al passato. Ma un concetto di cui bisognerebbe tenere conto nella gestione dell’usato in concessionaria è che, per quanto concerne la tecnologia elettronica, le auto di seconda mano presentano valori residui in crescita. Il motivo è presto detto: i modelli che escono dalle fabbriche dei Costruttori sono dotati di software che possono essere caricati, scaricati e aggiornati di continuo.

Dunque, affinché il processo di svalutazione rallenti basterà inserire nelle auto usate la predisposizione per il caricamento di questi programmi. Con notevoli vantaggi per i concessionari, che potranno vendere auto usate decisamente al passo con i tempi, ancora più appetibili per gli automobilisti alla ricerca di costi contenuti e un’offerta il più completa possibile. Basta pensare alle vetture di Volvo, Casa da sempre impegnata sul versante tecnologico, che ha da poco stretto un’alleanza con Apple e in futuro potrà proporre anche ai clienti dell’usato i servizi di alto livello della nota azienda informatica.

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