Si è ufficialmente conclusa la quarta edizione del Service Day, l’evento organizzato da Quintegia da un’idea di AsConAuto, che tra il 24 e 25 ottobre ha fatto incontrare tra i padiglioni del Centro Congressi di Veronafiere il mondo dei concessionari, delle case auto e dei tanti attori coinvolti nella filiera dell’aftersales.
Un libero scambio di competenze, esperienze e idee gestionali che quest’anno ha avuto come titolo “Generazione post-vendita“. Uno statement che ci è stato spiegato direttamente da Tommaso Bortolomiol, CEO di Quintegia.
“Il titolo di questa quarta edizione – ha detto Bortolomiol – intende sottolineare i molteplici cambiamenti che stanno avvenendo nell’approccio al service e del post-vendita. In questo ambito c’è bisogno infatti di un importante passaggio generazionale da parte degli operatori che lavorano all’interno di questo business ma anche di imprenditori e manager”.
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Com’è andata?
Durante la due giorni veronese sono intervenuti oltre 3.000 professionisti e operatori del settore, che si sono messi in gioco partecipando a 15 sessioni del Programma Contenuti, animate da più di 50 relatori ed esperti.
Nell’Area Business 48 realtà tra aziende e brand auto hanno proposto novità, progetti e strumenti in grado di supportare il cambiamento, affrontare nuovi modelli imprenditoriali e rinvigorire il comparto che, nella sua totalità, impiega 45.000 addetti all’attività di manutenzione e riparazione.
Un business che in Italia, secondo le stime per il 2023, è stato in grado di generare un fatturato complessivo a livello di cliente finale di oltre 34 miliardi di euro (includendo pneumatici e carrozzeria ed escludendo interventi in garanzia).
Quintegia ha presentato analisi e studi, specifici per il settore, che offrono strumenti concreti per sviluppare strategie taylor-made: Ricerche come il Service Customer Study 2024, relativo alle attitudini, esigenze e preferenze nell’ambito dei servizi post vendita dei clienti che si rivolgono a concessionari e riparatori.
Gli enormi margini di sviluppo del comparto son ostati invece trattati nell’After-sales Navigator – Presente e futuro del post-vendita per le concessionarie con il quale, attraverso il punto di vista dei dealer, sono stati raccolte necessità, stimoli e linee guida che possono supportare gli operatori nel capire in quale perimetro di business muoversi e come affrontare i cambiamenti in atto nel settore.
Come ogni anno, è stato assegnato il premio DealerSTAT2024 specifico per il post vendita: BMW si è confermata come il miglior brand nel service secondo i dealer.
Quali sono stati i pilastri del Service Day 2024?
Uno dei perni attorno ai quali è ruotata questa edizione del Service Day è senza ombra di dubbio l’importanza che si deve dare ai clienti, cercando di rispondere al meglio alle loro aspettative che stanno cambiando di pari passo con le loro esigenze.
Oltre a questo “abbiamo parlato – ha raccontato il CEO di Quintegia – di come la tecnologia possa aiutare a dare valore ai processi interni delle aziende, a iniziative di marketing produttivo ma anche all’experience dei clienti: dalla prenotazione all’utilizzo del servizio post-vendita”.
Un altro tema toccato durante l’evento è stata la necessità da parte di imprenditori e manager del post-vendita, di concentrare il proprio focus di investimenti “da un lato su un business quotidiano con un mercato di riferimento, che è il parco circolante, oltre 40 milioni di autovetture”.
Allo stesso tempo “devono investire e creare dei programmi di sviluppo di questo business, a volte anche pensando ad allargare la gamma di servizi offerti, magari innestando una carrozzeria, una linea revisione o magari entrando nel business degli pneumatici, che spesso non viene coperto dagli operatori dell’assistenza automotive”.
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Attirare l’attenzione di sempre più imprenditori automotive
L’obiettivo che Quintegia e AsConAuto si augurano per le prossime edizione del Service Day è quello di ampliare il più possibile il bacino di utenza al quale questo evento si rivolge.
“Nei prossimi anni – ha sottolineato Bortolomiol – vorremmo captare l’attenzione e coinvolgere gli imprenditori della distribuzione auto perché sono i primi che devono capire prima di tutto che il business del post-vendita diventerà sempre più centrale per loro e sarà un ambito su cui dovranno investire”.
Bortolomiol ha continuato dicendo che gli sforzi di Quintegia e AsConAuto vengono fatti per “aumentare ancora di più il nostro raggio d’azione target di clienti che andiamo a colpire con questo evento perché sempre di più gli operatori anche indipendenti che vogliono continuare a presidiare questo business dovranno cambiare il loro approccio“.
In che modo? “Investendo – conclude Bortlomiol – in conoscenza, competenze, persone e processi che li aiutino a seguire e allinearsi all’evoluzione tecnologica in atto nel mondo dei motori e di tutti i servizi che sono necessari per manutenere correttamente le automobili di oggi e di domani”.
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