Le garanzie sui veicoli usati della concessionaria sono sempre più utilizzati come strumenti di fidelizzazione del cliente. Ma quando si parla di garanzie è necessario fare alcuni distinguo per non creare confusione. “Oggi – esordisce il fiscalista Giacomo Jannotta – ci sono un mare di costi che, all’interno dell’azienda, si potrebbero evitare se solo si spiegasse bene al cliente qual è il suo diritto sulla garanzia del veicolo usato. Cosa che spesso il venditore non fa perché teme che, spiegandogli l’esistenza di alcune regole che limitano l’esercizio della garanzia, il cliente potrebbe non comprare l’auto usata”.
Quando si parla di garanzia sui veicoli usati dei concessionari, precisa infatti Jannotta, è fondamentale sapere che “esistono due tipi di garanzie: quella legale, che spetta a tutti per legge ed è un attestato di conformità nel quale si descrive la condizione del veicolo; e quella convenzionale, ossia una polizza guasti stipulata dal concessionario con determinati fornitori esterni come Cargarantie e Mapfre”. Una differenza che non è chiara a tutti i venditori e tanto meno ai clienti, convinti di aver diritto automaticamente alla riparazione gratuita del proprio veicolo di seconda mano per un anno, anche in assenza di una vera e propria polizza.
Se è vero che oggi sempre più dealer offrono anche la garanzia convenzionale, secondo Jannotta c’è una grande mistificazione da combattere: “La garanzia sui veicoli usati, secondo l’art. 29 del codice al consumo, è il diritto del consumatore di ricevere un bene conforme alla pattuizione contrattuale e non la copertura dei costi di riparazione e manutenzione per un anno”, che si potrà avere solo abbinando una polizza guasti ad hoc. Il concessionario che offre anche questo tipo di copertura sta dando due garanzie, garantendo una copertura totale del cliente per un anno intero. Una scelta che per Jannotta, oggi, è “quasi una strada obbligata perché per anni i concessionari non hanno spiegato bene ai clienti cosa sia la garanzia e questo è un modo per evitare la conflittualità con loro, accollandosi però una serie di costi che non spetterebbero al dealer”.