L’avvento della digitalizzazione anche all’interno del mondo delle concessionarie auto sta modificando radicalmente il modo con il quale i dealer si approcciano ai propri clienti.
Sono finiti infatti i giorni nei quali un dealer metteva un’auto in bella mostra nel proprio show-room sperando di attirare l’attenzione di un possibile compratore. Ora i gestori di concessionaria hanno bisogno di impiegare una quantità di canali il più variegata possibile per aumentare le proprie vendite o il noleggio di vetture.
Oltre alla televisione “in chiaro” (modalità di vendita utilizzata dai concessionari da ormai molti anni) e ai social media, un recente canale di marketing in grandissima espansione è quello relativo alla pubblicità di siti e canali di streaming.
È proprio quest’ultima serie di piattaforme la nuova frontiera nella quale i concessionari stanno iniziando ad allineare le loro strategie di marketing, pianificando le loro campagne pubblicitarie e personalizzando i loro messaggi. Sforzi che, spesso, portano a ottimi risultati.
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Che cos’è la “TV connessa”?
La differenza fondamentale che intercorre tra la televisione “tradizionale” e la Connected TV risiede nel fatto che quest’ultima trasmette attraverso a un dispositivo connesso a Internet, che consente di guardare programmi, film e sport senza un decoder via cavo o una parabola satellitare. Tra gli esempi più celebri di questo nuovo genere di canali ci sono:
- Netflix
- Amazon Prime Video
- Dinsey+
- RaiPlay
- RakutenTV
- Sportitalia
A questo tipo di canale si affiancano anche quelli di streaming audio che, in sostanza, rappresentano lo stesso concetto comparato con la radio. In questo ambito possiamo trovare:
- Spotify
- Amazon Music
- Audible
Sia la TV connessa che lo streaming audio offrono ai concessionari nuove opportunità di raggiungere il loro pubblico mano a mano che sempre più piattaforme introducono la possibilità di introdurre inserzioni pubblicitarie.
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Sfruttare i contenuti già esistenti…
Il passaggio dalla pubblicità tradizionale alla TV connessa non deve essere complicato. Un dealer può utilizzare su quest’ultimo tipo di piattaforma le reclame che già utilizza sui canali tradizionali, dando ai propri clienti più “affezionati” la possibilità di identificare sin da subito la propria azienda.
Questo aiuta, con il minimo sforzo, a “prendere tempo” nello sviluppare una strategia più specifica incentrata sul pubblico maggiormente diversificato dello streaming.
… Analizzando i dati
Per riuscire a raggiungere gli spettatori che utilizzano la Connected TV bisogna essere in grado di intercettare i loro gusti in base alle loro abitudini di streaming.
In questo caso, i dealer devono mettere a punto delle campagna pubblicitarie sfruttando i dati di coinvolgimento degli spettatori per creare una strategia su misura per le loro concessionarie.
Per questo motivo è importante tenere traccia delle prestazioni relative agli annunci pubblicati. Questo significa valutare quante persone vengono raggiunte, il modo attraverso il quale c’è stato questo “aggancio” e se quest’operazione è riuscita a spostare o meno l’attenzione sul business della concessionaria.
Compiere queste operazioni di engagement è fondamentale. Aiutano infatti a determinare il pubblico giusto, il valore del proprio stock di auto ma, soprattutto, i tempi e le modalità migliori per la delivery dei propri messaggi pubblicitari.
Cosa succederà in futuro?
Dopo anni di assoluta predominanza della TV tradizionale, la società odierna è ormai al centro di un processo di trasformazione che sta portando l’attenzione degli spettatori verso lo streaming.
Oltre a piattaforme natie (Netflix, Amazon Prime Video, ecc.) anche le reti “storiche” (Mediaset, Rai, ecc.) stanno spostando la loro programmazione sul web, offrendo la possibilità di mettere inserzioni pubblicitarie prima, dopo e durante la trasmissione dei loro contenuti.
Storicamente, la TV tradizionale ha iniziato con contenuti supportati dalla pubblicità prima di passare agli abbonamenti premium. Al contrario, lo streaming è iniziato con gli abbonamenti, ma la stanchezza dei consumatori ha portato alla rapida adozione di livelli pubblicitari su piattaforme come Netflix, Disney+ e Amazon Prime.
Questo cambiamento sta creando un’età d’oro per la pubblicità sulle TV connesse, simile a quanto accaduto nei primi giorni degli annunci di Facebook, quando l’offerta ha superato la domanda. I reparti marketing dei dealer hanno quindi una grande opportunità di inserirsi in un mercato sempre più “popolare” come quello dello streaming.
Un terreno che, con un adeguato investimento di tempo e di risorse, potrebbe rivelarsi per tanti dealer veramente redditizio.
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