Attenti ad Amazon: in futuro potrebbe avere i suoi dealer

Amazon e i concessionari auto

Lo abbiamo detto tante volte. Finalmente, dopo anni di crisi, il mercato auto sembra sorridere a quelle concessionarie auto che hanno avuto la forza di resistere alla sua forza distruttrice. Ma lo scenario attuale è diversissimo rispetto a qualche anno fa. E nuovi competitor sono dietro l’angolo.

Uno di questi, in futuro, potrebbe essere anche Amazon. Che, stando a quanto si legge sull’autorevole rivista americana Automotive News (questo il link all’articolo), starebbe pensando di mettere in piedi una propria rete di concessionarie auto per essere ancora più efficace nella consegna (rapida) dei suoi prodotti.

Amazon avrà i suoi concessionari auto?

A confermare questa prospettiva è una fonte interna al colosso americano della vendita online: Cooper Smith, responsabile della ricerca.

LA CARICA DI AMAZON

Una prospettiva – quella della creazione di un network di dealer di Amazon – che potrebbe rivoluzionare ancora una volta il settore della distribuzione auto. I concessionari, in questo caso, abbatterebbero del tutto ogni tipo di confine tra negozio fisico e store online, diventando il punto di riferimento per il ritiro dei prodotti nei punti vendita.

Quello con l’automotive, d’altronde, non è un settore del tutto sconosciuto ad Amazon. Già da qualche anno, infatti, sul portale si effettua la vendita online per Fiat e Seat in Italia e Francia. Con condizioni economiche che, spesso e volentieri, sono molto vantaggiose per i clienti rispetto al canale fisico dei concessionari.

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COMPETITOR DEI DEALER

Ora, se l’idea di Amazon dovesse andare in porto, la concorrenza sarebbe spietata per i dealer. L’ingresso della società americana guidata da Jeff Bezoz, infatti, potrebbe determinare una maggiore competitività dei prezzi, contando su una rete di consegna a livello globale. Per ora non c’è nulla di certo, ma la lezione per i dealer nostrani è chiara.

Ovvero: stare al passo con le trasformazioni in atto nel contesto attuale. Non restare passivi osservatori, ma darsi da fare per evolvere insieme al mercato.

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