Il fenomeno dei furti d’auto in Italia è sempre più dilagante. L’antifurto DataDotDNA punta a combatterli attraverso la marchiatura di decine di componenti del veicolo (come parti del motore, cristalli e interni) per permetterne la tracciabilità e risalire al proprietario tramite il numero del telaio registrato nel database globale della società, a disposizione delle forze di polizia. Il sistema innovativo è stato messo a punto da DataDot Technologies, azienda australiana con uffici in 22 Paesi del mondo, molto forte anche in Italia dove, grazie alla collaborazione con Fiat, sono già oltre 600mila le auto dotate di questa tecnologia.
E proprio i dealer sono tra i destinatari prioritari di questo nuovo antifurto attraverso la Federperiti Gest, che cura la distribuzione capillare dei kit di marchiatura alla rete di distribuzione Fiat, ma anche la formazione e le operazioni di back office richieste per l’assistenza ai clienti finali e alla manutenzione del database italiano. Ecco come funziona il sistema di marchiatura: sulle componenti del veicolo vengono spruzzate e incollate delle microparticelle realizzate da una pellicola in poliestere ad alta resistenza con un diametro di 1 mm, che contengono dei caratteri alfanumerici visibili solo tramite una speciale lente di ingrandimento in dotazione alle volanti della Polizia stradale. Queste migliaia di piccoli “puntini” della grandezza di un granello di sabbia possono essere viste ma non lette dai ladri, fungendo da deterrente.
A causa della facilità con la quale si può risalire al proprietario, il valore del veicolo come delle sue componenti diventano irrisori e svantaggiosi sul mercato illegale. In base alle statistiche fornite dall’azienda, infatti, in Italia nel 2013 il tasso di furti d’auto è pari a 3,1 unità ogni 1.000 immatricolazioni, mentre gli assicurati di questa tecnologia hanno denunciato 0,94 furti ogni 1.000 unità. DataDot Technologies parteciperà come sponsor alla cena prevista per martedì 20 maggio all’Automotive Dealer Day.