Sono in crescita anche in Italia le richieste di assistenza auto online. Un motivo in più per spingere gli operatori della riparazione a mettersi sul web per segnalare in modo chiaro la propria offerta. A ricorrere ad Internet per cercare preventivi più economici sono soprattutto uomini. Lo ha stabilito una ricerca realizzata dal preventivatore RiparAutOnline, che ha analizzato le oltre 20mila richieste arrivate sul suo sito nel corso del 2015.
ASSISTENZA AUTO ONLINE
Risultato: il 76,9% di coloro che chiedono un preventivo via web è un rappresentante del sesso forte (nel 2014 era il 77,2%) e, nel 30,7% dei casi ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni. Il 27,7% ha tra 25 e 34 anni e il 18,8% tra i 45 e i 54 anni. Chi cerca le tariffe più basse, di solito, ha una vettura di 11,5 anni di età. Nel 58% delle volte deve risolvere problemi meccanici, il 19% dei casi ha malfunzionamenti di carrozzeria e il 7,18% dei navigatori è alla ricerca di un’officina in cui poter effettuare il tagliando.
INTERVENTI PIU’ RICERCATI
Dallo studio di RiparAutOnline emerge che tra gli uomini prevalgono richieste per la sostituzione del kit di distribuzione e per interventi alla frizione. I preventivi delle donne, invece, riguardano per lo più riparazioni e verniciatura a paraurti e parafango. Il picco delle richieste online si concentra nei mesi di novembre, luglio e maggio, a ridosso della programmazione dei viaggi in auto per vacanze e festività. Le richieste più frequenti riguardano il kit di distribuzione (cinghia di distribuzione, cuscinetti, tenditore e pompa dell’acqua), seguito dalla sostituzione e il controllo della frizione e dal comune tagliando. Roma è la città più economica in cui effettuare questi tre tipi di operazioni. Toscana, Emilia Romagna e Piemonte mostrano prezzi più bassi rispetto alla media nazionale. La Lombardia è invece la regione più costosa per questo genere di interventi, ma è anche quella in cui si registra il maggior divario nei prezzi. Le richieste di assistenza online arrivano per lo più dal Nord Italia (61,5%), seguita dal Centro (31,4%) e Sud Italia (7,02%).