Il numero di chilometri percorsi è sicuramente in cima alla lista delle caratteristiche maggiormente considerate da un automobilista quando si lancia nella ricerca di un veicolo usato.
La quantità di strada percorsa da un mezzo di trasporto è uno dei fattori che maggiormente incide sul suo “stato di salute”: dall’usura delle sue componenti meccaniche alle parti della carrozzeria che, magari, hanno subito rotture e riparazioni nel corso degli anni.
Dal momento che le auto più vecchie hanno nella stragrande maggioranza dei casi percorso più strada, spesso sono caratterizzate da contachilometri falsificati e danni nascosti, una pratica molto diffusa tra i truffatori che vogliono vendere auto usurate a un prezzo maggiore.
E una ricerca di carVertical si è concentrata proprio su questo fenomeno. L’azienda lituana specializzata nell’analisi e report di dati legati al mondo automobilistico ha infatti scoperto che all’aumentare della sua età, il rischio di trovare un veicolo con più chilometri alle spalle di quelli segnati sul tachimetro sale.
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Lo studio di carVertical
La ricerca si è basata sull’analisi di milioni di storici di veicoli provenienti dal database di carVertical, presenti in 14 Paesi europei:
- Repubblica Ceca
- Croazia
- Estonia
- Francia
- Ungheria
- Slovacchia
- Italia
- Lettonia
- Lituania
- Polonia
- Regno Unito
- Romania
- Serbia
- Spagna
Spostando il focus sul nostro Paese, è venuto alla luce che le auto usate italiane con età compresa tra i 20 e i 25 anni in Italia hanno la maggiore probabilità di subire una modifica dei chilometri mostrati sul cruscotto.
Il 16,7% di tutti i veicoli prodotti nel 2002 presentava infatti un chilometraggio alterato, seguito dal 14,9% del 1999 e dal 12,3% del 2001. Pur essendo la percentuale di queste auto sul mercato non molto rilevante, quando si acquista un mezzo più datato bisogna essere estremamente cauti.
Lo studio ha mostrato che le auto prodotte nel 1999 hanno percorso in media un’eccedenza di 73.956 km rispetto a quanto mostrato sul contachilometri, quelle del 2000 di 65.852 km e quelle del 2001 di 46.599 km.
Di norma, gli acquirenti di auto più recenti hanno meno probabilità di diventare vittime di frodi del chilometraggio.
“Il punto di svolta in Italia – spiega Matas Buzelis, esperto automobilistico di carVertical – riguarda il 2018, anno in cui la percentuale di veicoli con chilometraggio alterato passa dal 7,7% al 4% nel 2019“.
Buzelis ha sottolineato come “le auto prodotte dopo il 2019, hanno un rischio minore di essere soggette ad alterazione del contachilometri. Tuttavia, man mano che le auto invecchieranno, saranno probabilmente soggette ad alterazioni dei contachilometri per mantenerne il valore”.
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Quali sono le auto più danneggiate?
Per quanto riguarda i danni, i veicoli più vecchi registrano in genere un minor numero di incidenti.
Questo fenomeno, tuttavia, non è dovuto al fatto che i conducenti fossero più attenti in passato ma al fatto che le informazioni sugli incidenti venivano registrate in documenti cartacei invece di essere caricate online come in tempi più recenti.
Le auto prodotte tra il 2012 e il 2016 registrano il maggior numero di danni in Italia. Sebbene anche i graffi minori siano considerati danni, molti veicoli hanno subito incidenti gravi che possono compromettere la loro sicurezza e la loro qualità di guida.
La situazione peggiore è quella delle auto prodotte nel 2014 e nel 2015, dove il 18,3% di tutti i veicoli controllati su carVertical aveva era stata soggetta a danni rilevanti. Le statistiche indicano che 1 auto su 7 in Italia è stata danneggiata, il che suggerisce che potrebbe avere dei problemi nascosti.
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Auto vecchie o recenti: cosa preferiscono gli automobilisti?
Le auto con un’età compresa tra i 5 e i 10 anni rappresentano il 51,2% di tutti i controlli sullo storico del veicolo effettuati in Italia su carVertical.
Questo significa che gli automobilisti sono alla ricerca di veicoli più recenti. Secondo la ricerca, le auto prodotte nel 2018 sono le più desiderate, con una quota dell’11,2%, seguite dal 2017 (11,1%) e dal 2016 (9,7%).
Le auto prodotte tra il 1998 e il 2008 rappresentano solo il 16,8% di tutti i veicoli controllati. Se da un lato gli automobilisti sono meno interessati alle auto più vecchie, dall’altro c’è anche meno scelta in questa fascia d’età.
Nell’ultimo periodo, l’età media delle auto controllate in Italia è cresciuta da 8,5 anni nel 2021 a 9,5 anni nel 2023. Questo dato è simile a quello degli altri Paesi esaminati, dove l’età media dei veicoli controllati varia tra i 9 e gli 11 anni.
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