“Il cambio di passo per i player auto”: con questo claim Automotive Forum 2018 ha tracciato la strada da seguire per l’evoluzione del settore della distribuzione automobilistica, approfondendo i temi chiave per il business: dalla crescita dei dealer (a partire dalle idee gestionali) all’organizzazione d’impresa, dal digitale agli showroom, dall’usato al post vendita, fino ai cambiamenti della mobilità.
Duecentocinquanta le presenze registrate ad Automotive Forum 2018, l’appuntamento autunnale di Quintegia, dedicato agli operatori della distribuzione automobilistica, concessionari, Case auto e aziende della filiera (organizzato allo Spazio Antologico – East End Studios, a Milano).
IL BILANCIO DI AUTOMOTIVE FORUM 2018
Sul tavolo di Automotive Forum 2018, i temi caldi per chi vuole oggi interpretare al meglio un mestiere che cambia, in un settore protagonista di trasformazioni che toccano il modello di business, l’organizzazione dell’impresa, la capacità di dialogare con i clienti e il modo con cui utilizziamo il contesto fisico insieme a quello digitale (all’interno di un business che resta sempre fatto di persone).
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L’INDAGINE “TOP 50 DEALER”
In base ai risultati dell’indagine “Top 50 dealer”, presentata da Quintegia in occasione di Automotive Forum 2018, crescono le performance dei 50 principali grandi concessionari auto. Nel 2017 il fatturato complessivo ha raggiunto i 14 miliardi di euro, con un’impennata dell’11,1% rispetto al 2016. Un aumento superiore a quello registrato dal mercato (lo scorso anno le immatricolazioni di auto nuove hanno registrato un +7,8%).
Lo scenario post crisi è sempre più polarizzato. Lo dimostra un dato: il 4,4% degli imprenditori assorbe il 23% delle quote di mercato complessivo. Anche la redditività media risulta essere superiore di oltre un terzo a quella del comparto.
Sulle performance dei top dealer incidono in maniera consistente le vendite del nuovo (10 miliardi di euro), ma risultano in crescita anche gli asset relativi all’usato (2,8 miliardi) e al post vendita (1,2 miliardi). Un complesso di attività che vale in media 280 milioni di fatturato aziendale, per 9.200 auto nuove vendute (erano 8040 nel 2016) e circa 275 addetti.
Complessivamente i 13.750 lavoratori dei grandi dealer hanno venduto, al netto dei veicoli commerciali, 460mila pezzi nuovi, con una concentrazione verso marchi premium (Alfa Romeo, Jeep e Mercedes al 32% e Audi e BMW al 30%). Fiat e Volkswagen sono i marchi più presenti in portafoglio (34%).
L’ANALISI
Lo studio mette in evidenzia come nessun top dealer abbia ancora una vera copertura a livello nazionale, mentre si fa sempre più corposa la presenza di gruppi a matrice internazionale. Tra questi si rafforza la presenza del gruppo leader americano Penske, il cui giro d’affari italiano ha toccato quota 500 milioni di euro.
In espansione anche il gruppo Porsche Holding, che quest’anno ha acquisito un altro grande concessionario, Bonaldi Motori di Bergamo, e che da ottobre subentrerà anche alla guida di Vicentini, storica concessionaria del Gruppo Volkswagen di Verona con oltre 260 milioni di euro di fatturato.
“La crisi ha accelerato il processo di concentrazione verso driver in grado gestire sempre più anche sul piano finanziario gli investimenti e i rischi di impresa. In Italia siamo a metà del guado, il processo è avviato ma in Europa siamo ancora piccoli, con una sola azienda – Autotorino – nei top 50 dealer Ue, con una rappresentanza pari al 2%, mentre Uk, Germania e Francia dominano rispettivamente con il 28%, 20% e 14%”.
Luca Montagner, senior advisor Quintegia
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il prossimo appuntamento di Quintegia è una novità: si tratta del Service Day, in programma il 16, 17 e 18 novembre a Brescia. Coinvolge tutto il mondo della filiera del ricambio originale. Focus, quindi, su assistenza e post vendita, area chiave per i concessionari. Attesi oltre 3.000 operatori.
Il 14, 15 e 16 maggio, poi, torna Automotive Dealer Day 2019, giunto alla 17esima edizione (leggi qui i numeri della scorsa edizione). I lavori stanno già procedendo, in modo da mettere a punto un programma di contenuti sempre al passo con i tempi. In più, una maggiore presenza internazionale.