Dal 21 al 24 maggio 2025, presso il Quartiere Fieristico di Bologna, torna Autopromotec, la Biennale Internazionale delle Attrezzature e dell’Aftermarket Automobilistico. Un’edizione speciale, che celebra i 60 anni di attività e 30 edizioni biennali. Le novità dell’edizione di quest’anno ci sono state anticipate da Renzo Servadei, amministratore delegato Autopromotec.
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Autopromotec 2025
Punto di riferimento per il settore, come sempre Autopromotec punta a raccontare l’evoluzione delle diverse filiere merceologiche del settore automobilistico. L’edizione 2025 si concentrerà su tre temi principali: sostenibilità, connettività e intelligenza artificiale.
Attraverso momenti espositivi di innovazione tecnologica, convegni, assemblee di associazioni, condivisioni di esperienze e confronti tra decisori (presenti anche ministri del Governo italiano e rappresentanti dell’Ue), si affronteranno le nuove sfide del settore. L’utilizzo dei dati, i nuovi orizzonti della connettività e gli ultimi sviluppi normativi riguardanti la manutenzione e revisione dei sistemi di assistenza alla guida.
Presenti 1.500 espositori, di cui il 26% internazionali, operanti in una vasta gamma di settori dell’aftermarket automobilistico come:
- Attrezzature per officine
- Pneumatici
- Componenti e ricambi
- Lubrificanti
- Reti di assistenza e servizi per l’auto
La spinta verso la sostenibilità e l’innovazione tecnologica non si limita ai temi trattati ma diventa impegno concreto per Autopromotec 2025, che ha avviato il percorso per ottenere la certificazione UNI ISO 20121 per i sistemi di gestione sostenibile degli eventi. Il primo passo è la digitalizzazione completa delle procedure di registrazione.
I megatrend dell’aftermarket automotive
Assieme al nuovo Country Manager GiPA Romain Gougeon e alla Project Coordinator Rosaria Amodio, abbiamo analizzato i megatrend che si prospetta influenzeranno il settore dell’aftermarket automotive nel 2025 e che saranno, tra gli altri, approfonditi nella due giorni di Bologna.
In un contesto di grande incertezza economica come quello attuale, il mercato dell’aftermarket rimane stabile, con 23 miliardi di euro di fatturato nel 2024, non così dissimili ma in crescita rispetto ai 21,6 miliardi del 2007.
EV in calo e parco circolante vetusto
Ci si attendeva che questi sarebbero stati gli anni del boom delle elettriche, ma la realtà dimostra tutto il contrario. Ad oggi, il 99% delle vetture circolanti sulle strade italiane sono ad alimentazione termica; mentre la quota di mercato delle auto alla spina è in costante calo, passando dall’8,8% del 2022 al 7,5% del 2024. E confusi dalle nuove tecnologie, gli acquirenti scelgono di rimandare l’acquisto, così invecchia l’età media del parco circolante, che ha ormai raggiunto gli 11 anni.
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L’impatto sul settore aftermarket è notevole. Negli ultimi anni gli ingressi in officina sono diminuiti: per via della crisi economica che porta gli automobilisti a risparmiare evitando gli interventi non essenziali e anche per il sempre più comune utilizzo delle gomme All Seasons. D’altra parte, però, se gli ingressi diminuiscono, il fatturato dei riparatori aumenta. Con l’obiettivo di tenere la propria auto ancora a lungo, i possessori sono disposti a interventi anche onerosi il cui costo, un tempo, avrebbe incentivato all’acquisto di un nuovo modello.