Come funziona il Blind Spot Assist? Uno dei compiti principali dei venditori della concessionaria è quello di spiegare le auto e il loro funzionamento ai clienti. Gli Adas, in quest’ottica, sono una componente fondamentale. E il monitoraggio dell’angolo cieco (Blind Spot Assist in inglese, appunto) è ormai un sistema di sicurezza molto diffuso.
Con questa definizione, si intende un sistema che consente a chi guida di tenere sotto controllo l’area laterale della vettura non coperta dallo specchietto. Il Blind Spot Assist è importante, perchè aiuta ad evitare potenziali incidenti con mezzi, auto, ciclisti e pedoni, che sopraggiungono da dietro, rimanendo fuori dal campo visivo dell’automobilista.
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COME FUNZIONA IL BLIND SPOT ASSIST?
Con l’ausilio di una videocamera o un radar, il Blind Spot Assist monitora ciò che l’occhio del driver non riesce a visualizzare. In caso di pericolo, il conducente viene avvisato attraverso l’emissione di un allarme sonoro, la vibrazione della corona del volante, oppure un alert visivo sullo specchietto.
Il sistema, solitamente, funziona a una velocità superiore a 15 km/h e quando si innesta la retromarcia. Durante le manovre (ad esempio quando si esce da un parcheggio), infatti, il sistema è in grado di segnalare gli ostacoli in avvicinamento e aiutare il driver ad evitare la collisione.
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NOMENCLATURA DEL BLIND SPOT ASSIST
Come ogni Adas (guarda la nostra sezione dedicata ai sistemi di assistenza alla guida), esistono varie denominazioni alternative del Blind Spot Assist:
- Blind Spot Information System
- Blind Spot Alert
- Blind Spot Monitor
- Active Blind Spot Assist
Nomi simili, che però indicano lo stesso concetto di angolo cieco, che il guidatore non può vedere. Al contrario, la tecnologia può farlo e, quindi, è in grado di dare un apporto concreto alla sicurezza.