3) ADATTARE IL SERVICE
La manutenzione di un’auto elettrica e ibrida plug-in è molto diversa rispetto a quella di un’auto tradizionale. Occorre prima di tutto adeguare l’officina. Un esempio: le elettriche richiedono ponti specifici, in grado di sopportare un peso che, a causa delle batterie, è in media maggiore (una Tesla Model S, per fare un esempio, pesa 2,5 tonnellate, quanto un grosso Suv).
Per il resto dimenticatevi il vecchio meccanico di fiducia. Per riparare auto ibride ed elettriche occorre personale altamente qualificato. Servono, in particolare, tre figure: la prima è il cosiddetto PES, ovvero l’esperto e responsabile dei lavori che riguardano la batteria, dotato di conoscenze tecniche e teoriche, in grado di analizzare e valutare i rischi. Il secondo professionista è il PEI, la persona idonea a svolgere ogni tipo di lavoro elettrico, compresi quelli sotto tensione, e che può maneggiare le batterie, sostituendo anche le celle.
La terza figura indispensabile è il PAV, che, sotto la supervisione di un PES e delegata da un PEI, ha la facoltà di svolgere alcuni interventi, dopo essersi accertato che che la batteria dell’auto su cui lavora sia completamente scarica. I corsi e la formazione del personale sono dunque indispensabili non solo per i venditori, ma anche per i tecnici.