Automotive Dealer Day 2016: le impressioni dei concessionari

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Grande afflusso di concessionari ad Automotive Dealer Day 2016. La tre giorni organizzata per il quattordicesimo anno consecutivo da Quintegia si è appena conclusa. In questi giorni abbiamo intervistato alcuni concessionari per captare le impressioni dei protagonisti della distribuzione. Tutti soddisfatti dei contenuti e delle occasioni di networking e business messi a disposizione anche quest’anno alla Fiera di Verona.

MOMENTO DI CONFRONTO

“Credo che il Dealer Day sia una occasione per condividere esperienze, per imparare dagli altri, a volte anche per dare qualcosa – osserva Plinio Vanini, presidente del Gruppo Autotorino – e quindi noi cerchiamo di farne un momento importante e un grande tesoro. Oggi 48 dei nostri ragazzi sono qui al Dealer Day per provare a capire e per portare a casa quegli insegnamenti e stimoli che poi dovranno finire necessariamente nei progetti di innovazione. Perché le aziende che non si innovano – conclude Vanini – non riescono a proiettarsi nel futuro”.

VIDEO: AUTOMOTIVE DEALER DAY 2016 SECONDO I DEALER

QUALITA’ DEI WORKSHOP

Numerosi i workshop organizzati per i concessionari ad Automotive Dealer Day 2016. Che, secondo Oreste Ruggeri, presidente del Gruppo Ruggeri, si candida ad essere “l’edizione dei record” a motivo del grande afflusso di persone. “Le conferenze – commenta Ruggeri – sono state tutte di altissimo livello. In particolare quella di Federauto, con la partecipazione polemica di Oscar Giannino e la presenza, molto interessante anche perché rappresenta un settore diverso dal nostro, di Brunello Cucinelli”. Un interesse speciale, quello per l’assise annuale della Federazione, espresso anche da Piero Carlomagno, past president di Ucif e vice presidente europeo dei concessionari Fca. “È una manifestazione che migliora di anno in anno e anche i singoli eventi che sono nel contenitore sono molto interessanti. Io, ovviamente, ho seguito quelle che mi sono più congeniali, l’assemblea Ucif di ieri e oggi quella di Federauto, che ha dato una svolta al modo di riunire i colleghi – conclude Carlomagno – con un nuovo taglio molto interessante”.

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