Il sito non basta più: cosa serve per essere concessionari digital?

Digital dealer: ecco cosa serve

Il sito, che negli anni scorsi è stata la base di partenza per la digitalizzazione delle concessionarie, oggi non è più sufficiente. Cosa serve davvero per essere digital? Approfondiamo il tema in questo articolo.

Il momento di svolta, naturalmente, è stata la pandemia, che ha determinato una netta accelerazione verso la vendita digitale. “Tutte le tecnologie che riguardano il ‘touchpoint’ con il cliente, che in precedenza erano una parte della strategia, sono diventate il cuore della stessa strategia. Non a caso, siamo passati dall’offerta del semplice sito web a quella di una suite integrata di tool: credo che il numero di strumenti digitali che il concessionario o la Casa auto avranno a disposizione tra 24 mesi sarà il triplo rispetto a quelli che avevano due anni fa” ci ha spiegato Marco Marlia, ceo e fondatore di MotorK.

Ecco quindi, tutto quello che serve per essere digital.

Approfondisci: come costruire una versione digitale della concessionaria

COSA SERVE PER ESSERE UN CONCESSIONARIO DIGITAL

1) IL SITO INTERNET EVOLUTO

Potremmo definirlo sito internet evoluto. Il primo punto fondamentale è la “vetrina” del concessionario, il biglietto da visita con cui si presenta al cliente in cerca di un’auto. Non basta ovviamente avere un dominio ed essere presenti in rete, come qualcuno crede ancora.

Il sito deve essere prima di tutto responsive (anche da Mobile), deve presentare chiaramente le offerte di vetture nuove e usate in home page, deve essere navigabile agevolmente e deve avere obbligatoriamente un’area dedicata al post-vendita (con form di prenotazione degli appuntamenti on-line).

2) L’OFFERTA INTEGRATA DI TOOL

Il secondo punto fondamentale riguarda la “suite integrata” di tool che accennavamo prima. Oltre al sito internet, parliamo di una serie completa di tool. Che parte dal sistema di lead generation – la profilazione del cliente è il primo aspetto fondamentale -, per arrivare al CRM e alle recentissime piattaforme per l’eCommerce e al tool per la gestione della manutenzione dei veicoli.

Ci sono poi le piattaforme ancora più evolute, che consentono di creare una vera e propria concessionaria virtuale, per permettere ai clienti di compiere veri e propri tour a distanza.

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3) SPOSARE L’OMNICANALITÀ

L’ultimo punto riguarda un’offerta phygital, ovvero che sposi fisico e digitale. “L’obiettivo deve essere soddisfare le esigenze dei clienti e, quindi, raggiungere la vera omnicanalità ed essere ‘neutrali’ rispetto alle sue scelte” ci ha spiegato ancora Marlia.

Il vero potere del concessionario, dunque, è nella flessibilità. Oggi ci sono già tutte ‘le tessere del puzzle’ per proporre un’offerta interamente on-line, ma le procedure sono ancora complesse e il cliente ha ancora bisogno di toccare con mano la vettura. Per questo l’omnicanalità è un punto di partenza fondamentale per il concessionario che vuole essere digital.

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