Dopo la ripresa di dicembre 2018 (+2%), il mercato dell’auto frena e apre il 2019 con il segno negativo: 164.864 immatricolazioni, -7,6% rispetto a gennaio 2018 (dati Unrae), secondo quanto diffuso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si tratta di un peggioramento rispetto al calo del 3,1% del consuntivo del 2018.
Per la prima volta da settembre 2003, le auto diesel, in calo del 31% e con una quota del 41% sul totale immatricolato, perdono la leadership del mercato, passando lo scettro alle auto a benzina, che rappresentano il 45% del mercato e, a gennaio, registrano un aumento del 28%.
In crescita anche le alimentazioni alternative: auto ibride (+17,8%, con una quota di mercato che sale dal 4% al 5,1%), auto elettriche (+9,3%, in frenata, comunque, rispetto ai mesi scorsi) e auto a Gpl (+8,2%). Male, invece, le auto a metano (-46,1%, un altro tonfo dopo il -50% di dicembre.). In flessione noleggio (-17,8%) e società (-29,7%), mentre segno positivo per il canale dei privati (+3,7%).
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DATI DI MERCATO GENNAIO 2019, LO SCENARIO
La progressiva contrazione delle vendite di auto diesel (che perde quasi 1/3 dei volumi nel mese di gennaio), sulla scia di quanto accaduto negli altri maggiori mercati europei, sta cambiando il mix delle alimentazioni. Tra le principali cause, da segnalare la campagna di demonizzazione del diesel e i provvedimenti di limitazione del traffico nei centri urbani, con la penalizzazione di alcune tecnologie rispetto ad altre.
Il trend delle emissioni medie di CO2 conferma lo stato attuale, con un sostenuto incremento del 7% il mese scorso (120,8 g/km, rispetto ai 112,9 di gennaio 2018).
Il 2019 si apre quindi con una brusca frenata. Al calo del mercato si aggiungono le preoccupazioni legate all’entrata in vigore, a partire da marzo, dell’ecotassa.
“Guardando alle prospettive di medio termine, considerando che gli effetti del bonus-malus non sono ad oggi prevedibili, secondo le ultime stime del nostro Centro Studi e Statistiche, elaborate incrociando i driver economici e settoriali in uno scenario macroeconomico rivisto al ribasso, il deciso rallentamento della domanda interna peserà anche sugli acquisti di autovetture ed il mercato nel 2019 proseguirà su un trend di ridimensionamento, come anticipato ed in linea con quanto osservato nel 2018. L’anno dovrebbe chiudersi in ulteriore flessione dell’1,1% a 1.888.500 unità, oltre 21.000 in meno delle 1.910.000 del 2018. Il contesto economico in peggioramento contrasterà con lo stimolo che negli auspici del Governo dovrebbe venire dal bonus previsto per le vetture fino a 70 g/km di CO2. L’effetto del bonus-malus dovrebbe essere più di sostituzione che di vendite aggiuntive, data la crescente incertezza generale e considerati gli effetti negativi, anche psicologici, su tutti i potenziali clienti di vetture a più alti consumi. Gli impatti sul mercato comunque saranno tutti da verificare”.
Michele Crisci, Presidente dell’Unrae.
PROSPETTIVE MERCATO AUTO
Alle condizioni attuali, nel prossimi anni il mercato auto potrà tornare in territorio positivo ma con incrementi marginali intorno all’1% e mantenendo comunque le immatricolazioni di autovetture di poco superiori alle 1.900.000 unità, rispettivamente 1.910.000 nel 2020 e 1.928.000 nel 2021.
Il quadro delineato dalle vendite di gennaio conferma l’urgenza di un rinnovo del parco circolante, ma le norme attualmente non sembrano tenerne conto, vista anche l’esclusione delle vetture più anziane, Euro 0, dalla possibilità di rottamazione per usufruire dell’ecobonus.