I dati di mercato auto del 2015 proseguono anche a maggio con una crescita a doppia cifra. Il mese scorso, infatti, in Italia sono state immatricolate 146.582 auto nuove, il 10,8% in più rispetto a maggio 2014. Nel periodo gennaio-maggio 2015, i volumi totalizzati si sono attestati a 725.516 unità, in crescita del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Positivo il commento di Anfia sugli ultimi dati di mercato auto. “Maggio – ha commentato il direttore Gianmarco Giorda – fa segnare ancora un rialzo a doppia cifra, il quinto consecutivo, alle vendite di auto in Italia, seppur con un rallentamento rispetto ai 3 mesi precedenti in termini di crescita percentuale. Il cumulato da inizio 2015 è inferiore alla media degli ultimi 10 anni per il periodo gennaio-maggio, ma rappresenta comunque un buon risultato in un contesto di graduale ripartenza dell’economia”. Crescono inoltre le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa: GPL, metano e ibrido/elettrico dall’inizio dell’anno sono aumentati del 12,9% rispetto al 2014, conquistandosi una quota di mercato del 13,9%.
Unraee Federauto, dal canto loro, pur leggendo con ottimismo la crescita a doppia cifra di maggio, sottolineano l’anzianità del parco auto italiano e invocano ancora una volta l’intervento del Governo. Partendo da una consapevolezza condivisa: che questo aumento, così come successo ad aprile, deriva dagli incentivi messi in campo da concessionari e Case. Tuttavia, “il segmento dei privati – ha avvertito Massimo Nordio, presidente di Unrae – rallenta la propria crescita nonostante la spinta commerciale delle Case e delle reti, necessariamente limitata nel tempo”.
Risultato: cresce l’età media del parco auto circolante italiano. “A causa del lungo periodo di crisi – ha sottolineato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto – è progressivamente invecchiato, facendo registrare un’età media che ha raggiunto i 9,5 anni. Dopo anni in cui il Governo ha preso a piene mani dall’auto e dagli automobilisti, riteniamo sia giunto il momento di iniziare a pensare a politiche fiscali espansive in grado di imprimere la ripartenza a tutto tondo del mercato automobilistico”.