Chiusura con il segno positivo nel mese di ottobre. Secondo i dati di mercato auto diffusi ieri dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, infatti, il mese scorso sono state immatricolate 121.736 vetture, in crescita del 9,2% rispetto alle 111.466 dello stesso periodo del 2013. Mentre nei primi dieci mesi dell’anno il settore registra un +4,2%, passando dalle 1.112.359 unità del 2013 alle 1.158.896 vetture immatricolate a ottobre. Dati in apparenza rosei che però, secondo le principali associazioni di categoria, non devono trarre in inganno.
Così Massimo Nordio, presidente di Unrae, commenta gli ultimi dati di mercato auto: “Il segno positivo nasconde l’evidenza che le vendite alle famiglie – vera cartina di tornasole dello stato di salute del mercato – restano stagnanti su livelli prossimi a quelli dello scorso anno”. Secondo il presidente di Unrae si tratta di un “problema di mobilità, sempre più onerosa per le famiglie italiane, che pur avendo l’esigenza di cambiare l’auto, non trovano il contesto favorevole per farlo”. Conseguenza: il mancato rinnovo del parco circolante, uno dei più anziani d’Europa, con conseguenze pesantissime in termini di costi sociali legati alla sicurezza e all’impatto ambientale di tali vetture.
Molto dura anche Federauto, che per voce del presidente Filippo Pavan Bernacchi ci tiene a sottolineare: “Nonostante questo sia il sesto mese consecutivo con il segno positivo, il 2014 chiuderà a circa 1.350.000 unità. Un numero molto distante dai 2 milioni di pezzi l’anno risultanti dalla media degli ultimi anni”. A pesare, lo abbiamo detto, è soprattutto il volume limitato delle immatricolazioni a privati, che negli ultimi dieci mesi registrano una quota del 61,8% (cresciuta solo dell’1,8%). In calo le immatricolazioni a società, mentre le vendite alle società di noleggio si confermano in crescita del 14,6% e conquistano una quota del 20,1%.
Buono l’andamento del mercato dell’usato, che a ottobre segna un +7,3%, con 426.651 passaggi di proprietà al netto delle minivolture a concessionari. Nei primi dieci mesi del 2014 i trasferimenti complessivi registrano invece una lieve crescita dell’1,4% a 3.496.161 unità, a causa dell’andamento altalenante che ha caratterizzato l’anno in corso.