Immatricolazioni in calo del 3,8% nel mese di maggio. La flessione, accolta con non poca delusione, emerge dai dati di mercato auto pubblicati nei giorni scorsi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Scendendo nel dettaglio, a maggio il mercato auto ha totalizzato 131.602 unità rispetto alle 136.850 dell’anno precedente. Nei primi cinque mesi dell’anno, invece, i volumi immatricolati si attestano a 628.719 vetture, pari al 3,1% in più dello stesso periodo del 2013. Battuta d’arresto anche per il mercato dell’usato, che passa dal 5,1% di aprile al -10% di maggio, per un totale di 349.883 trasferimenti di proprietà in meno (al lordo delle minivolture a concessionari).
Così ha commentato questi dati di mercato auto Roberto Vavassori, presidente di Anfia: “Dopo cinque mesi di crescita, il mercato italiano torna a mostrare segnali di cedimento che occorre arginare al più presto. Sebbene gli ordini raccolti nei primi cinque mesi dell’anno siano in rialzo, facendo ben sperare per le immatricolazioni dei prossimi mesi, e anche il clima di fiducia dei consumatori continui a migliorare, la ripresa va incoraggiata e sostenuta”. Soprattutto se si prende in considerazione il canale dei privati, che si è indebolito enormemente. A tal punto che che “nel primo quadrimestre 2014 – spiega Vavassori – la quota delle vetture intestate a persone fisiche risulta in regresso di 3,3 punti rispetto a gennaio-aprile 2013”.
Ecco perché il presidente di Anfia sottolinea due priorità: “facilitare l’accesso al credito per chi è intenzionato ad acquistare un’auto nuova, anche considerando il preoccupante progressivo invecchiamento del parco circolante italiano”, e intervenire sulla detraibilità dell’Iva e sulla deducibilità fiscale dei costi per le auto aziendali.