Abbiamo più volte affrontato il tema della digitalizzazione e dell’importanza che questa ricopre nello sviluppo del business dei concessionari. Il sito web è diventato ormai la vetrina virtuale dello showroom e in quanto tale deve essere trattato esattamente allo stesso modo, se non con più attenzione, della vetrina della concessionaria.
Un sito accogliente, facile da usare e consultabile anche da smartphone può essere una vera e propria risorsa, soprattutto in questo periodo in cui le sedi sono chiuse a causa dell’emergenza Covid-19.
Per fare ciò è necessario quindi avere una struttura digital solida e ben organizzata, ma quali sono i passi effettivi per raggiungere questo obiettivo? Insieme (virtualmente) a Marco Marlia, CEO e co-founder di MotorK, parleremo del DDC e della sua importanza in concessionaria.
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COS’È E COME FUNZIONA IL DIGITAL DEVELOPMENT CENTRE
“In questo momento difficile, in cui tutte le sedi fisiche sono necessariamente chiuse, quello che rimane come unica visibilità per un concessionario è il suo sito internet”, afferma Marco Marlia. “Quando abbiamo creato questo metodo, che noi chiamiamo Metodo DealeK per gestire le concessionarie digitali, abbiamo pensato a due cardini della strategia digitale della concessionaria: da una parte quello che ormai tutti conoscono come BDC, ovvero il contact centre interno alla concessionaria, e dall’altra il dipartimento digitale che noi abbiamo chiamato DDC”.
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Nella sua forma semplificata, ci spiega Marlia, il Digital Development Centre è il punto di incontro tra il Digital Manager, il reparto Marketing e tutte le altre figure professionali che si occupano ad esempio di social e contenuti.
“Il DDC è tutto quello che riguarda la strategia di presenza digitale, specialmente nella parte alta del funnel, ovvero il dipartimento che gestisce le campagne, la presenza sui social, aggiornamento del sito e ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca”.
Ad oggi quindi il Digital Development Centre svolge un ruolo chiave per i concessionari, che possono contare solo sulla generazione di lead tramite web e social.
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PERCHÉ IL DDC È FONDAMENTALE PER I DEALER?
“Sicuramente la visibilità digitale è una condizione fondamentale per il successo e il business dei concessionari. Inoltre credo che, anche dopo la riapertura, assisteremo a un radicale cambiamento dei comportamenti dei consumatori e delle aziende, riducendo al minimo possibile le interazioni fisiche. Questi due dipartimenti, DDC e BDC, diventeranno centrali quindi centrali anche fuori dall’emergenza, per gestire efficacemente quello che si definisce la parte di acquisition”.
COME SI INTEGRANO BDC E DDC?
Tra i due dipartimenti ci deve essere una forte comunicazione di fondo: “Pensiamo che il DDC realizza le campagne e gestisce la visibilità di sito e social, mentre il BDC gestisce la relazione con lead e potenziali clienti per incrementare il business. Quindi se il primo decide di lanciare una campagna, il secondo deve essere pronto a raccogliere e trasformare i lead in opportunità”.
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In situazioni come quella che stiamo affrontando la collaborazione tra i due dipartimenti è necessaria più che mai, poiché privati della possibilità di fissare appuntamenti in concessionaria.
“Il DDC e il BDC, in periodo di crisi e non, devono quanto più lavorare in sinergia: uno procura i contatti e l’altro cerca di ‘tenerli caldi’, mettendoli magari in contatto con un consulente di vendita, per poi trasformarli in business vera quando si potrà, oppure provare a trasformarli in contratti a distanza”.
QUALI SONO LE FIGURE PROFESSIONALI ESSENZIALI PER IL DDC?
“È difficile dare una risposta per tutti”, spiega Marco Marlia, “perché a una piccola realtà non gli si può chiedere di avere dodici ruoli dedicati al dipartimento digital, mentre in una concessionaria più grande è più facile trovare delle strutture più definite, con gerarchie e un team leader magari”.
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Di conseguenza abbiamo cercato di identificare delle aree essenziali per lo sviluppo del DDC:
- Digital Manager dalle competenze trasversali, che quindi anche in una piccola realtà possa coordinare e prendere delle decisioni in merito a campagne e contenuti
- Social Media Manager, per l’aggiornamento dei contenuti social e di gestione della community
- Web Content Manager, per la gestione dei piani editoriali e l’aggiornamento di contenuti e offerte sul sito
“Le prime aggiunte saranno destinate ai contenuti – social e sito -, quello che vediamo è che i consumatori sono sempre più interessati alle sezioni dedicate a ‘offerte e promozioni’, ma anche guide e maggiori informazioni. Tutto questo attira traffico, quindi avere delle risorse destinate esclusivamente all’aggiornamento di prodotti, novità e informazioni può fare la differenza”.