In occasione di Automotive Dealer Day 2023, a Verona, abbiamo parlato con Nicola Pasqualin, Senior Researcher & EV Expert di Quintegia, e con Francesco Naso, Segretario generale Motus-E, dello stato dell’arte dell’elettrificazione in Italia e del ruolo (ancora da sfruttare) dei concessionari per la transizione ecologica del nostro parco auto.
Il dealer come abilitatore dell’elettrificazione in Italia
“I concessionari possono diventare parte integrante di un processo che possono diventare l’interfaccia dell’ecosistema. Non devono più solo vendere un veicolo: è chiaro che i concessionari e i concessionari possono diventare veicolo di distribuzione dei punti di ricarica stessi“ spiega Francesco Naso di Motus-E.
Naso ha proseguito spiegando che “qualcosa come 10 milioni di famiglie potrebbero potenzialmente avere a disposizione un punto di ricarica privato. È chiaro che se dobbiamo traguardare al 2030, noi prevediamo che serviranno almeno 2,8, se non oltre 3 milioni di punti di ricarica privati che i concessionari possono in qualche modo non solo fornire, ma anche spiegare agli utenti finali“.
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Mercato elettrico, a che punto siamo?
“In questi primi mesi del 2023 abbiamo visto che il mercato delle auto elettriche è in ripresa, soprattutto sulla parte di immatricolazioni rispetto al 2022, in cui c’era stata una leggera flessione e leggero rallentamento. Monitoriamo l’andamento del mercato grazie anche ad un indice che abbiamo realizzato appositamente, perché sia una foto reale della situazione, punto di partenza per poi andare ad approfondire le singole tematiche – ci ha spiegato Pasqualin – Il parco circolante italiano di vetture elettriche è ancora leggermente indietro rispetto agli obiettivi che erano stati stati stabiliti, mentre le immatricolazioni sono, come abbiamo detto, in leggera ripresa“.
Infine, una nota sulla rete di ricarica: “Per quello che riguarda le infrastrutture, rispetto al numero di vetture elettriche sulle strade sono abbastanza capillari. L’unico punto in cui si sta agendo in questo periodo e si sta potenziando notevolmente è quello delle infrastrutture ad alta potenza e soprattutto di quelle collocate lungo la rete autostradale“.